Burberry, ricavi ancora in calo: il brand sospende i dividendi e sostituisce il Ceo

Il brand inglese ha chiuso il primo trimestre con ricavi in calo (-20%) e risultati ben peggiori delle attese: via ad azioni drastiche per migliorare nella seconda metà dell'anno

Il brand inglese Burberry chiude con un drammatico calo e prende drastici provvedimenti© Shutterstock

Un effetto a catena ha messo e sta mettendo sotto pressione Burberry. L’iconico marchio inglese ha anticipato i dati del suo consuntivo e ha reso noto di aver chiuso il suo primo trimestre fiscale con le vendite al dettaglio diminuite del 22% e, a valuta costante, del 20% a 458 milioni di sterline.

A fronte di ciò il marchio ha iniziato le manovre per cercare di intervenire e di ovviare anche a un’altra serie di dati negativi che hanno portato a un vero e proprio allarme sui profitti. Per avere un quadro della situazione, occorre pensare che l’iconica casa di moda ha registrato un calo delle vendite in negozio del 21%. Un dato che stride con l’aumento del 18% registrato nello stesso periodo di un anno fa.

In più, in tutte le regioni in cui opera (a eccezione del Giappone) si è registrata una contrazione. Va comunque precisato che l’andamento attuale non è del tutto inatteso: già nel quarto trimestre 2023, infatti, le vendite erano scese del 12% con un calo più accentuato in Cina del 19 per cento.

Sempre lo scorso anno, l’utile era sceso del 40% nell’esercizio chiuso a marzo, a 383 milioni di sterline da 634 milioni dell’anno precedente mentre l’utile operativo rettificato aveva registrato un -34% a 418 milioni su ricavi in flessione del 4% a 2,968 miliardi.

Proprio per via di questi “sintomi”, Burberry si aspettava un primo semestre 2024 complicato ma, forse, non fino a questo punto. A dare sentore delle difficoltà del brand sono le sue scelte: in seguito al profit warning che ha innescato un crollo in Borsa del titolo (-15%), Burberry ha annunciato lo stop del dividendo e la sostituzione del suo amministratore delegato.

Il nuovo Ceo di Burberry

Dopo meno di due anni e mezzo, Jonathan Akeroyd lascia il suo posto per via delle performance deludenti. A sostituirlo arriva Joshua Schulman, ex amministratore delegato di Michael Kors, Coach e Jimmy Choo. A cambiare sarà anche la strategia operativa: rispetto al piano iniziale di rivolgersi ai clienti di fascia alta, infatti, Burberry intende adesso puntare ai consumatori meno ricchi.

Stando alle dichiarazioni del presidente Gerry Murphy,  l’azienda si impegnerà anche a ridurre i costi per incrementare i risultati del secondo semestre. Sul presente e sul futuro del brand, però, gravano molti fattori. La debolezza del Pil nel II trimestre in Cina (solo +4,7% rispetto al 5,3% dei primi tre mesi dell’anno ), il bassissimo +2% a giugno di vendite al dettaglio e il rallentamento degli scambi già sperimentato e che si riconferma, sta facendo presagire al brand un calo del fatturato wholesale del 25% nel primo semestre e del 30% per l’intero anno nel 2025, con una spesa in conto capitale di circa 150 milioni di sterline.

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