La famiglia Berlusconi l’ha ripetuto più volte: nessuna vendita del Milan, ma l’apertura a possibili partnership commerciali. Peccato, però, che nel calcio non si può mai dire mai. Negli ultimi anni la società ha ceduto più volte ad avance nei confronti di giocatori ritenuti incedibili, non è escluso, quindi, anche un ripensamento nei confronti della vendita di una società che, a livello d’immagine, ha fatto la fortuna di Silvio Berlusconi. A cui spetta la decisione finale: vendere o continuare a investire nel calcio?
DUE OFFERTE. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport il Milan fa gola ai miliardari dell’Est. Primo fra tutti il singaporiano Peter Lim, che si era già fatto avanti per acquisire una quota di maggioranza (il 51%) del club; un’offerta declinata da parte della proprietà. Ora, però, il tycoon torna alla carica: 500 milioni che, considerato l’indebitamento netto del Milan (256 milioni di euro) raggiungono alla quotazione data da Forbes per le più importanti società di calcio al mondo (745 milioni). La seconda offerta arriva dalla Cina. Zong Quinghou, miliardario cinese che ha fondato, tra le altre, la Wahaha, azienda leader nelle bevande, è da tempo interessato a investire nel calcio (si è parlato di Liverpool, in Inghilterra) e sarebbe più che disponibile a investire almeno una quota nel Milan.
© Riproduzione riservata