Una Parmalat in stile Alitalia: banche italiane (ci sarebbero Intesa SanPaolo e Mediobanca) sono impegnate a mettere insieme una cordata di imprenditori made in Italy – capitanata dal fondo Charme della famiglia Montezemolo – da contrapporre al gruppo dei fondi stranieri Zenit, McKenzie e Skagen, che hanno vincolato il 15,3% di Parmalat in un patto e puntano a un nuovo consiglio di amministrazione escludendo così l’attuale ad, Enrico Bondi. Charme ha dato infatti la sua disponibilità a partecipare, a condizione che il progetto sia in grado di attrarre imprenditori e capitali. Ma su questo fronte non sono ancora arrivate risposte: il fondo Clessidra non sarebbe della partita e anche Investindustrial della famiglia Bonomi sarebbe molto cauta. Alcune fonti hanno espresso dubbi sul fatto che una coalizione made in Italy possa concretizzarsi, anche perché il tempo stringe (il 18 marzo scadono i termini per presentare le liste per il rinnovo del board) e reperire risorse di questi tempi non è facile. A muoversi, in questa fase, sarebbero invece soprattutto soggetti esteri.
© Riproduzione riservataCharme, per Parmalat una cordata di imprenditori ‘made in Italy’
Il fondo della famiglia di Montezemolo pronto a fare da capofila per contrapporsi ai fondi stranieri Zenit, McKenzie e Skagen, , a condizione che il progetto sia in grado di attrarre imprenditori e capitali