Finora le commissioni erano la voce meno toccata dalle Banche. Invece, adesso, anche questo costo ha il suo prezzo. E persino alto. Stando infatti a un’analisi condotta dall’Università Bocconi per il Corriere della Sera, rispetto al 2012 il rincaro delle commissioni è pari al 20%, per una media di otto voci incrementate su 18 analizzate. Nello specifico: +17% per il pagamento delle rate dei prestiti (da 1,5 a 1,75 euro medi), +20% per i pagamenti di bollette allo sportello (da 2,5 a 3 euro), +33% per i prelievi di contanti allo sportello (da 1,5 a 2 euro), +50% per avere la lista dei movimenti allo sportello (da 50 centesimi a 1 euro), +14% per i bonifici sulla stessa banca (da 3,5 a 4 euro), +12,5% per i bonifici su banche terze (da 4 a 4,5 euro), +5% per il prelievo Bancomat effettuato da sportelli diversi da quelli della banca di appartenenza (da 2 a 2,10 euro), + 10% per le commissioni su azioni italiane e titoli di Stato (da 50 a 55 euro). Così, nella simulazione effettuata dalla Bocconi, a fine anno il costo complessivo di un conto corrente tipo aumenterebbe del 5% (228 euro), salendo quattro volte più dell’inflazione.
© Riproduzione riservataConto corrente: +20% per i costi di commissione
Ad aumentare non sono solo i costi dei bonifici (+14%), ma ben otto voci sulle 18 analizzate dall’Università Bocconi. Schizzano il prelievo di soldi allo sportello (+33%) e il costo per la lista dei movimenti (+50%)