De Agostini studia il futuro di Dea Capital AF: possibili cessioni o alleanze

De Agostini è al lavoro sul riassetto di Dea Capital Alternative Funds (Dea Capital AF), uno dei principali pilastri della sua piattaforma di investimenti alternativi. Secondo indiscrezioni riportate dal Corriere della Sera, il gruppo avrebbe affidato a Mediobanca il compito di esplorare possibili strategie di valorizzazione della Sgr, tra cui l’opzione di una cessione o l’ingresso di nuovi azionisti.

I numeri di Dea Capital AF

Dea Capital AF gestisce asset per circa 6 miliardi di euro, distribuiti su 21 fondi focalizzati su Npl, private equity e turnaround, e vanta la partecipazione in 56 aziende, tra cui nomi noti come Alice Pizza, Legami e Costa Edutainment. Il suo operato si estende anche a fondi tematici in ambiti come la sostenibilità e il settore agroalimentare, attirando oltre 300 investitori a livello internazionale.

Fondata nel 2006, la società potrebbe rappresentare un’interessante opportunità per altre piattaforme di asset management che mirano a rafforzare la propria presenza negli investimenti alternativi, un settore in forte crescita e dai margini promettenti. Secondo le indiscrezioni, l’operazione potrebbe valere oltre 50 milioni di euro, attirando anche l’attenzione di banche interessate a potenziare la loro posizione nel comparto degli investimenti alternativi.

Dea Capital AF fa parte della più ampia piattaforma di investimenti alternativi di De Agostini, che include anche una società di gestione immobiliare con 13,5 miliardi di asset amministrati. Recentemente, il gruppo ha lanciato un fondo paneuropeo per investimenti nella logistica, consolidando il suo ruolo strategico in mercati di grande attrattiva. Le prossime mosse del dossier, curate da Mediobanca, potrebbero definire il futuro di uno degli attori di spicco nel panorama italiano degli investimenti alternativi.