Debito pubblico, in Italia superati i 3 mila miliardi: è triplicato dal 1994

Debito pubblico in Italia supera i 3mila miliardi: tre volte più alto in 30 anni© Shutterstock

Nonostante il rapporto con il Pil stia diminuendo (seppur lentamente) a novembre dello scorso anno si è raggiunto un picco che rimarrà nella storia del nostro Paese. Il debito pubblico in Italia, infatti, ha sfondato la soglia dei 3 mila miliardi, attestandosi precisamente a 3.005,2 miliardi di euro e al 136,8% del Pil. Questo si traduce in un debito di 50.944 euro per ogni cittadino italiano.

Detto questo, la politica di bilancio prudente del Governo Meloni sta portando a dei risultati in termini di riduzione dello spread e di prospettive per la finanza pubblica da parte delle agenzie di rating. 

Il rapporto fra debito pubblico e Pil in Italia

Il differenziale a 110 punti base, se mantenuto, vuol dire un risparmio di 17 miliardi sulla spesa per gli interessi nei prossimi tre anni. A fare un quadro della situazione è la Banca d’Italia: “Ciò che rileva per valutare lo stato di salute delle finanze pubbliche di un Paese non è tanto il debito pubblico in termini nominali, quanto il suo andamento in relazione alla capacità del Paese di fare fronte ad esso”. 

Il debito pubblico in Italia, in valore assoluto, cresce ogni mese: è raro che scenda e capita soltanto in prossimità delle scadenze fiscali. “Il debito pubblico in termini nominali presenta variazioni del suo valore da un mese all’altro solitamente al rialzo nel corso dell’anno; le riduzioni sono più rare, di solito in mesi dove si concentrano le principali scadenze tributarie”, spiega Bankitalia.

A novembre 2024 è salito di 23,9 miliardi di euro, tutti a carico delle amministrazioni centrali, ed è saltata la soglia psicologica – e che spaventa non poco – dei 3mila miliardi. C’è da dire, però, che la vita media residua dei titoli pubblici in circolazione è rimasta stabile a 7,8 anni. La quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia è diminuita al 21,8%, rispetto al 22,1% di ottobre 2024, mentre quella dei non residenti è salita al 30,5%. Infine, il debito pubblico che riguarda gli altri residenti, sopratutto famiglie e imprese non finanziarie, è leggermente diminuita  di 0,1 punti percentuali attestandosi al 14,3%.

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