Deutsche Bank in rosso: addio a 10 Paesi

Confermati i 6 miliardi di perdite per svalutazioni e scandali, niente dividendo per due anni e a rischio 9 mila posti di lavoro

Deutsche Bank conferma la perdita di 6 miliardi di euro, rosso record nel terzo trimestre dell’anno rispetto al -94 milioni di un anno fa. Colpa degli scandali, delle multe (altri 200 milioni in arrivo, secondo il New York Times, per le transazioni con Siria e Iran) degli accantonamenti per oneri giudiziari (1,3 miliardi di euro) e del crollo del valore della partecipazione nella cinese Hua Xia Bank. Prima decisione: stop ai dividendi 2015 e 2016. Ma sono in vista pesanti tagli.

Altri 9 mila posti dovrebbero andare persi, insieme con 6 mila contratti esterni, per un totale di licenziamenti che dovrebbe toccare quota 26 mila. Inoltre, verranno abbandonate le attività in 10 Paesi (non in Italia come si vociferava): Argentina, Cile, Messico, Perù, Uruguay, Danimarca, Norvegia, Malta e Nuova Zelanda (e in Brasile si lavorerà solo negli hub regionali). Il piano dovrebbe portare in tutto 3,8 miliardi di risparmi entro il 2018.

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