È stato un anno da record per la catena d’oro del mondo finanziario, che inizia dalla Borsa e finisce con i dividendi. A certificare i numeri è l’ultimo Janus Henderson Global Dividend Index, dal quale emerge che il 2023 ha fatto segnare un nuovo massimo per i dividendi globali per il secondo anno consecutivo.
Stando alle cifre riportate, sono aumentati del 5,0% su base sottostante, raggiungendo così la cifra record di $1.660 miliardi di dollari, per una crescita complessiva annuale pari al 5,6%. Numeri che hanno consentito a 22 Paesi – tra i quali figurano Stati Uniti, Francia, Germania, Italia, Canada, Messico e Indonesia – di registrare distribuzioni record. Grazie alla solidità di Europa, Regno Unito e Giappone, inoltre, il quarto trimestre ha registrato un rialzo del 7,2%, valore che fa pensare che anche il 2024 potrà mantenersi positivo per il settore.
A favorire il risultato da record, secondo il report, è stata la ripresa del settore bancario: sono stati distribuiti dividendi record nel 2023, pari alla metà della loro crescita a livello mondiale e tutto grazie ai tassi d’interesse più elevati che hanno consentito a molti istituti di aumentare i proprio margini. L’impatto positivo delle banche, viene sottolineato, è stato quasi interamente compensato dai tagli del settore minerario, i cui profitti sono diminuiti con il calo dei prezzi delle materie prime.
L’indice Janus Henderson riporta inoltre che a livello globale l’86% delle società ha aumentato i propri dividendi o li ha mantenuti inalterati, ma gli ingenti tagli di appena cinque gruppi – ovvero BHP, Petrobras, Rio Tinto, Intel e AT&T – hanno ridotto di due punti percentuali il tasso di crescita globale sottostante annuale.
Per quanto riguarda l’Italia, la situazione è cambiata nel 2023: l’anno precedente le distribuzioni erano aumentate soltanto del 29% rispetto al 2009 (anno in cui Janus Henderson Investors ha iniziato le osservazioni), con una crescita molto più lenta del resto del mondo. Ora invece i dividendi sottostanti sono saliti del 17,9%, segnando il record di 20,1 miliardi di dollari. A contribuire, anche in questo caso, la crescita del 75% delle banche e il fatto che nessuna delle altre aziende italiane nell’indice ha tagliato i dividendi.
Con questi numeri, si può guardare al futuro con ottimismo: per il 2024 Janus Henderson prevede una crescita sottostante simile a quella del 2023, anche se con un calo dei dividendi speciali una tantum che potrebbe ridurre il tasso di crescita complessivo. Vengono stimati dividendi per a $1.720 miliardi, con un aumento del 3,9% su base complessiva, pari a una crescita sottostante del 5,0%.
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