È bastato che Donald Trump si mostrasse favorevole alle criptovalute, ancora prima di essere ufficialmente rieletto presidente degli Stati Uniti, perché il valore del Bitcoin iniziasse una crescita vertiginosa in Borsa, superando la soglia degli 81 mila dollari – il massimo storico – nella mattinata di oggi, lunedì 11 novembre 2024.
Questa criptovaluta ha aggiornato al rialzo i suoi massimi storici in una sola settimana, dopo che il magnate americano ha dichiarato l’intenzione, ancora da confermare, di fare degli Stati Uniti la capitale o comunque un centro nevralgico per le criptovalute internazionali. In seguito a queste affermazioni, il Bitcoin ha guadagnato 7 mila dollari a partire da mercoledì 6 novembre, portando l’incremento annuale al 118%, pari a un raddoppio del valore negli ultimi 12 mesi.
Anche altre valute virtuali hanno beneficiato di questo slancio: Ether ha guadagnato il 15% in pochi giorni, Litecoin è salito del 6,5% e Dogecoin ha registrato un balzo del 44%. Quest’ultima moneta è sostenuta da Elon Musk, uno dei più ferventi sostenitori di Trump. L’impennata del Bitcoin in Borsa sarebbe legata anche alla recente riduzione dei tassi da parte della Federal Reserve americana, che ha favorito praticamente tutti gli asset finanziari. Questa politica ha stimolato l’afflusso di nuovi capitali. Bloomberg ha inoltre evidenziato che, nella giornata di giovedì 7 novembre, ben 1,4 miliardi di dollari sono confluiti nei Bitcoin attraverso fondi Etf.
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