Twitter è ufficialmente di proprietà di Elon Musk. Il fondatore di Tesla e SpaceX, che già nei mesi scorsi aveva raggiunto un accordo da 44 miliardi di dollari per la piattaforma social – salvo poi ritirarla accusando la società di avergli mentito sulle reali condizioni dell’azienda – ha concluso l’operazione nell’ultimo giorno utile, al prezzo precedentemente concordato. In caso non avesse acquisito Twitter, sarebbe andato a processo a novembre.
Secondo fonti anonime riportate dai media statunitensi, Musk avrebbe immediatamente licenziato il Ceo Parag Agrawal e altri dure dirigenti: il Cfo Ned Segal e il Chief Legal Officer Vijaya Gadde. Due giorni fa, l’imprenditore aveva visitato la sede di Twitter a San Francisco e aveva ritwittato una foto circondato dai dipendenti in un bar dell’ufficio. Ieri sera, come riportato dall’agenzia Radiocor, diversi dipendenti del gruppo hanno manifestato sostegno all’ex dirigenza: “Grazie a Parag Agrawal, Vijaya Gadde e Ned Segal per il loro contributo a Twitter”, ha scritto Biz Stone, co-fondatore della rete, elogiando il loro “talento straordinario” e la loro “umanità”.
A conclusione dell’operazione, Elon Musk ha scritto su Twitter, “the bird is freed”, l’uccello è libero, riferendosi alla stessa Twitter. Musk, infatti, ha promesso di allentare le regole di moderazione dei contenuti e rendere il suo algoritmo più trasparente, oltre al taglio dei posti di lavoro in azienda, che potrebbero passare da 7.500 a soli 2 mila. “”In Europa l’uccellino volerà secondo le nostre regole”, ha risposto poco dopo il commissario al Mercato Interno dell’Unione Europea, Thierry Breton in un tweet diretto al nuovo proprietario.
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