A 16 anni di distanza dal delisting, il gruppo Ferretti, multinazionale italiana leader del settore della cantieristica navale, ha deciso di ritornare in Borsa. Il maggiore produttore mondiale di yacht di lusso ha deciso, infatti, di quotarsi a Piazza Affari e anche con una certa fretta: l’obiettivo è di scambiare i titoli già entro la fine di ottobre. L’operazione prevede sia l’emissione di nuove azioni, attraverso le quali Ferretti vuole ricavare circa 100 milioni di euro, sia la vendita di azioni da parte degli azionisti esistenti. Il gruppo cinese Weichai, l’azionista di maggioranza, ha già dato il proprio sostegno alla società e ha convertito il finanziamento soci in capitale per un importo complessivo in linea capitale di circa 212 milioni di euro. Piero Ferrari, attraverso F Investments, e Adtech Advanced Technologies, invece, si sono impegnati a investire 40 milioni di euro complessivi (di cui 25 milioni di euro già versati da Adtech Advanced Technologies) attraverso un aumento di capitale pre-Ipo. Il gruppo, che possiede anche altri marchi del lusso, tra cui Riva e Pershing, sembra godere di ottima salute: nel primo semestre del 2019 ha registrato ricavi per 332 milioni di euro e un ebitda adjusted di 30 milioni di euro, con un aumento rispettivamente dell’11% e del 26% rispetto ai primi sei mesi del 2018. Inoltre, a partire da giugno, il portafoglio ordini è salito a 653 milioni di euro, con un incremento del 19% rispetto a giugno 2018.
© Riproduzione riservataFerretti, gli yacht di lusso tornano in Borsa
L’operazione prevede sia l’emissione di nuove azioni sia la vendita di quote da parte degli azionisti esistenti