Fiat al 31% di Chrysler. Marchionne: “Ora il 51%”. Le tappe della scalata

Il Lingotto scala velocemente il gruppo americano, ma per conquistare la maggioranza del capitale bisognerà attendere, forse il 2012. Ecco i numeri del nuovo colosso Fiat-Chrysler

Un altro pezzo di Chrysler entra nelle tasche di Fiat. Sergio Marchionne, amministratore delegato del Lingotto, ha annunciato, infatti, l’aumento di partecipazioni Fiat in Chrysler, ora al 31%. Il manager aveva parlato di un mese o due necessari per raggiungere il nuovo obiettivo, poi di pochi giorni e, invece, il 30% della casa di Detroit lo ha già in tasca e ora guarda addirittura oltre il 51%. I tempi, però, “non sono certi perché – spiega Marchionne – dipende dai negoziati con i governi Usa e Canadese e con le banche per il rifinanziamento del prestito”. Ma la speranza dell’amministratore delegato è di conquistare già quest’anno la maggioranza della società americana.La tabella di marcia, definita dall’accordo che ha sancito l’alleanza, prevede tre gradini per salire dall’iniziale 20% fino al 35%. Il primo traguardo è stato raggiunto a gennaio con la produzione e l’omologazione in Usa del motore Fire. Ora il secondo: Chrysler ha realizzato ricavi pari a 1,5 miliardi di dollari con le vendite al di fuori dei Paesi Nafta (Canada, Messico e Stati Uniti) e sono stati raggiunti accordi con almeno il 90% dei concessionari Fiat in Brasile e dell’Unione Europea per la distribuzione di uno o più veicoli Chrysler. È stata anche definita un’intesa in base alla quale Fiat remunererà il gruppo americano se utilizzerà le sue tecnologie al di fuori dei Paesi Nafta. Resta, a questo punto, il terzo pacchetto che permetterà al Lingotto di arrivare al 35%: bisognerà aspettare la produzione di una vettura basata su una piattaforma Fiat con prestazioni di almeno 40 miglia per gallone.

Fiat-Chrysler, i numeri del nuovo gruppo. Insieme i due gruppi automobilistici posseggono 146 stabilimenti nel mondo e circa 190mila dipendenti. Nel 2014 l’obiettivo è raggiungere un fatturato complessivo di oltre 100 miliardi di euro e vendere insieme 6 milioni di vetture. I piani delle due società prevedono complessivamente nell’arco di cinque anni (2010-2014) il lancio di 56 nuovi modelli e l’aggiornamento di 33 prodotti.

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