Si respira un’aria di scetticismo e di scarsa fiducia in Europa, almeno nell’ambito negli investimenti più rischiosi. A dirlo sono le recenti analisi sulle operazioni di venture capital, che attestano quanto queste attività stiano andando a rilento, subendo un peggioramento rispetto agli anni precedenti.
Lo rilevano gli analisti di PitchBook con il loro European Venture Report, che si apre con una dichiarazione più che esplicativa: «Il venture capital europeo è destinato a un altro anno di declino, con un valore delle operazioni previste inferiore del 9,7% rispetto al totale annuale del 2023».
Una dichiarazione che si traduce anche in numeri: nei primi nove mesi del 2024 le operazioni di venture capital sono state 7.460 operazioni, per un valore di 41 miliardi di euro, contro un valore complessivo dell’anno precedente di 60 miliardi di euro.
Ma non è tutto qui: l’ultimo report di PitchBook si concentra in particolare sul terzo trimestre del 2024 e approfondisce l’analisi sottolineando anche che le 10 più grandi operazioni di venture capital in questo periodo hanno abbracciato diversi ambiti, molti dei quali erano piuttosto scontati, come quelli sull’intelligenza artificiale.
Tre delle operazioni nella top ten per dimensioni, infatti, sono avvenute in questo settore con AI Helsing in testa per 450 milioni di euro. Non un fatto inaspettato, come accennavamo, considerando che sempre in base ai dati di PitchBook, in Europa nei primi nove mesi dell’anno gli investimenti nel settore hanno raggiunto i 10,3 miliardi di euro, con un incremento del 24% rispetto allo scorso anno.
Altre operazione hanno, invece, sorpreso: c’è stato un exploit delle startup dedicate alla salute femminile, con Flo Health che ha raccolto 184,4 milioni di euro a fine luglio (posizionandosi al quinto posto fra i deal di maggiore valore) e con il business di Endomag, che sviluppa tecnologia per la chirurgia oncologica del seno.
Il report, per la prima volta, ha anche monitorato i dati sul venture debt, che continua a crescere in Europa raggiungendo i 13,2 miliardi di euro in 355 operazioni da inizio anno, raggiungendo già il livello complessivo dell’intero anno per il 2023. Interessante anche la top ten di queste operazioni, dominata da tecnologie pulite e fintech. I dati hanno anche fotografato le exit. In questo ambito si risconta un significativo incremento anno su anno: il totale da gennaio è arrivato a 26,2 miliardi di euro.
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