È, forse, una delle sintesi più perfette di come economia digitale e politica tradizionale si coniughino alla perfezione: dopo la creazione del Dipartimento per l’efficienza governativa, denominato Doge e la nomina di Elon Musk proprio a capo di questo nuovo dipartimento del governo Trump, il valore di Dogecoin ha registrato un aumento significativo.
Non è certo un caso: Dogecoin è la criptovaluta che Elon Musk ha contribuito a rendere celebre e, dopo l’annuncio da parte di Donald Trump della nascita del nuovo Doge, ha visto il suo valore accrescersi del 20%. Certo, l’effetto Trump sulle criptovalute è stato a prescindere importantissimo e ben evidente: d’altronde il neopresidente aveva dichiarato, in passato, che avrebbe fatto degli Stati Uniti centro nevralgico per le criptovalute internazionali.
Però, per Dogecoin la situazione è più particolare. Dogecoin è stata lanciata nel 2013 come una criptovaluta ironica, con il volto del cane Kabosu come simbolo, ma ha guadagnato popolarità nel corso degli anni proprio grazie al sostegno del ceo di Tesla, che l’ha spesso promossa sui suoi social: ora in molti ipotizzano che possa avere un potenziale ruolo come veicolo di cambiamento economico.
Così, la criptovaluta ha temporaneamente la soglia di 0,40 dollari, segnando uno dei rialzi più consistenti nel periodo post-elettorale. Le ragioni sono sotto gli occhi di tutti: l’associazione fra il nome del dipartimento, Musk e il nome della criptovaluta ha spinto molti a vedere questo nuovo passo politico come un segno di rinascita per Dogecoin, che in passato aveva goduto di un ampio seguito grazie ai post di Musk su Twitter (ora X).
Certo, la valuta è ancora lontana dai suoi massimi storici, (a maggio 2021 aveva toccato la soglia di 0,73 dollari), ma il suo recente incremento evidenzia un ritorno di fiducia tra gli investitori. Di certo l’influenza di Musk sembra essere destinata a crescere ancora di più nei prossimi anni e ciò è determinante in un periodo in cui le valute digitali stanno giocando un ruolo sempre più centrale nei mercati globali.
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