Kering ha presentato i bilanci 2024 evidenziando un calo delle vendite del 12% a 17,19 miliardi di euro, con un utile netto in discesa del 62% a 1,13 miliardi: a pesare è il brand di punta del gruppo, Gucci. Il marchio ha registrato ricavi per 7,6 miliardi i ricavi. I numeri sono leggermente al di sotto delle aspettative degli analisti, che prevedevano ricavi in calo dell’11,6% e un utile netto di 1,31 miliardi.
“I nostri sforzi devono rimanere sostenuti e siamo fiduciosi di aver portato Kering a un punto di stabilizzazione, dal quale riprenderemo gradualmente la nostra traiettoria di crescita”, ha detto il Ceo e presidente François-Henri Pinault.
Il 2024 è stato un anno difficile, ma le intenzioni sono quelle di risollevarsi più forti di prima, facendo un’attenta analisi dei fattori che hanno inciso negativamente. A parlare sono stati François-Henri Pinault, presidente e Ceo; Francesca Bellettini, vicepresidente e responsabile dello sviluppo dei marchi del gruppo; Jean-Marc Duplaix, vicepresidente e chief operating officer; e Armelle Poulou, chief financial officer.
I marchi di Kering e i pesi specifici
A pesare su Kering e sui suoi bilanci 2024 è quello che dovrebbe essere il fiore all’occhiello, Gucci. A incidere sono anche Saint Laurent, con ricavi 2024 in calo del 9%, Balenciaga e Alexander Mc Queen che necessitano di attenzione.
Pomellato e Boucheron, certezze nel campo dei preziosi, sono invece marchi ben avviati che sono cresciuti anche durante l’anno appena trascorso. Bottega Veneta, tra le maison di punta del gruppo, è attualmente il brand più solido: nel 2024 il fatturato ha superato 1,7 miliardi di euro, registrando aumento del 4% rispetto al 2023.
Kering Eyewear ha visto salire i propri ricavi del 6% (+8% nel solo quarto trimestre) a 1,7 miliardi con un utile operativo di 277 milioni. Anche a divisione Beauty fa ben sperare ed è un settore nel quale il gruppo punterà nel 2025 con la prima fragranza di Balenciaga e non solo.
È Gucci la zavorra di Kering o viceversa?
Gucci ha frenato Kering, incidendo negativamente sui bilanci 2024. I ricavi del brand calano a 7,7 miliardi di euro, registrando un -23%, che diventa – 21% a parità di cambi e perimetro. L’utile operativo ricorrente risulta dimezzato a quota 1,6 miliardi di euro e rappresenta il 63% di tutta Kering: 2,55 miliardi e -46% sul 2023.
“Gucci tornerà, non ho assolutamente dubbi su questo, siamo fiduciosi di aver portato Kering a un punto di stabilizzazione – ha dichiarato François-Henri Pinault, presidente e a.d. di Kering – In tutto il gruppo, e soprattutto in Gucci, abbiamo preso decisioni forti per aumentare l’impatto della comunicazione, affinare le strategie, aumentare la qualità del prodotto e anche la distribuzione”.
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