La banca svizzera toglie il cambio fisso franco-euro

Immediate le ripercussioni in Borsa. Ribassati dalla Banca anche i tassi sui depositi interbancari. La rivolta delle imprese svizzere

C’è chi, come il Ceo di Swatch Nick Hayek, l’ha definito “uno tzunami”, chi una “carneficina”. Quel che è certo è che la decisione della Banca centrale svizzera di eliminare il limite al tasso di cambio del franco svizzero sull’euro, ha sconvolto gli equilibri dei mercati valutari. Sparito il tasso minimo di 1,20, il rapporto di cambio euro/franco svizzero è precipitato, a 0,87, per poi attestarsi a CHF 1,04. Male anche il rapporto dollaro/franco svizzero, crollato del a CHF 0,7457.

TASSO SUI DEPOSITI. Tra l’altro, stando a quanto riportato nel comunicato ufficiale della Banca elevetica, è stato anche ritoccato, al ribasso, il tasso sui depositi interbancari: ora è del -0,75% contro il precedente -0,25%. “Sebbene il valore del franco svizzero sia ancora elevato, l’eccessiva valutazione è diminuita nel complesso dal momento dell’introduzione del tasso minimo di cambio”, si spiega la Banca nazionale svizzera nel comunicato stampa diramato, “l’economia è stata capace di trarre vantaggio da questa fase per adattarsi alla nuova situazione”. Finisce così l’era della politica monetaria protezionista della Svizzera che da settembre 2011 aveva legato al tasso minimo del 1,20 il rapporto euro/franco per proteggersi dalla crisi in cui versava l’euro. “La Svizzera ha capitolato completamente. La pressione che ha messo la Bce, facendo capire che varerà un programma di acquisto di titoli di stato già dalla prossima settimana (misura che porterà a una nuova svalutazione dell’euro) è stata sufficiente a convincere la Swiss National Bank a non voler più partecipare al gioco della svalutazione”, commenta l’economista di World First, Jeremy Cook.

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