Cento miliardi di dollari. È la cifra che i più grandi istituti di credito mondiali hanno pagato tra accordi e ricomposizioni giudiziarie dall’inizio della crisi economica. È quanto è stato stimato da una ricerca del Financial Times, secondo il quale almeno la metà dei 100 miliardi sono stati pagati nel 2013. Secondo il quotidiano economico, le intese e le sanzioni nei confronti delle banche riflettono l’atteggiamento politico dell’amministrazione Obama, secondo la quale gli istituti hanno esagerato durante la crisi. Non è escluso, inoltre, che le spese legali delle banche lievitino ancora, visto che numerose inchieste riguardanti diversi grandi istituti finanziari sono ancora in corso; le banche Usa potrebbero pagare un ulteriore conto di 151 miliardi di dollari per i rischi operativi, il riacquisto di bond collegati ai mutui e la svalutazioni degli immobili. Nell’inchiesta si indica come multe e spese legali possano essere considerate dalle grandi banche semplicemente come “il costo di fare business”, perché i loro guadagni permettono di superarli come un ostacolo quasi insignificante.
© Riproduzione riservataLe banche pagano il conto della crisi: 100 miliardi di dollari
La stima in un rapporto del Financial Times, altri 151 miliardi di sanzioni potrebbero arrivare in futuro