Non solo i delisting, che hanno superato le Ipo, per quotarsi in mercati più maturi e con maggiore liquidità. A Piazza Affari sono in aumento anche le quotate che restano a Milano ma hanno deciso di trasferire la sede legale in Olanda, tra cui Brembo, Campari e Mediaset. La risposta del governo per arginare la fuga dei capitali è arrivata con il Ddl “Capitali”, approvato in via definitiva dal Parlamento lo scorso 24 febbraio. L’obiettivo è spingere sempre più imprese a quotarsi in Borsa e invertire la tendenza degli ultimi 20 anni.
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Per migliorare l’accessibilità ai listini, il Ddl punta ad alleggerire alcuni obblighi regolamentari e a semplificare tempi e procedure funzionali alla quotazione. Sono state introdotte anche alcune novità al diritto societario, tra cui l’incremento da tre a dieci del numero di voti da assegnare a ciascuna azione a voto plurimo per le società ancora non quotate, un tema molto dibattuto e considerato un ostacolo significativo alla competitività dei capitali in Italia rispetto a quello di altri Paesi europei. Ma per gli operatori il provvedimento potrebbe non bastare. C’è chi ha suggerito una più ampia revisione del Testo unico della finanza, con ulteriori interventi di semplificazione, e chi invece un’altra serie di riforme, tra cui l’introduzione di agevolazioni di natura fiscale che potrebbero indurre società estere a scegliere Milano come primo mercato di quotazione.
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