Lvmh, ricavi 2025 in calo del 3% a 20,3 miliardi di euro

Lvmh, sotto le stime del mercato Ricavi in calo del 3% a 20,3 miliardi © Shutterstock

I vertici di Lvmh si erano detti fiduciosi rispetto ai risultati che si sarebbero ottenuti con i ricavi del 2025. Lo avevano affermato in occasione della presentazione dei bilanci 2024. Tuttavia, i dati del primo trimestre dell’anno in corso non rispettano le aspettative. È stato registrato, infatti, un calo del 3% dei ricavi, che si attestano a quota 20,3 miliardi di euro.

Si tratta di numeri che confermano l’andamento del mercato nel settore di riferimento. Non a caso c’è stata una crescita dell’1% nel quarto trimestre 2024 e con previsioni di mercato che indicavano un’espansione del 2% per il periodo gennaio-marzo 2025.

I comparti di Lvmh più in difficoltà

Sotto le aspettative sono le performance della divisione fashion & leather goods — che include Louis Vuitton e Dior e rappresenta quasi la metà del fatturato di gruppo e oltre i tre quarti del margine operativo — con vendite in calo anno su anno del 5% a 10,1 miliardi di euro, a fronte di stime pari a 11,1 miliardi.

A mettere un freno è stato soprattutto Dior, che ha subito gli effetti di un cambio nella direzione creativa. Nel 2024 la divisione aveva già registrato una flessione dell’1% dei ricavi, a fronte di un fatturato di gruppo salito dell’1%. Ma non è stata l’unica a soffrire: tutte hanno subito un rallentamento, tranne quella di orologi e gioielli, che è rimasto stabile. Il calo più marcato ha riguardato vini e spirits, in flessione del 9%.

La situazione geopolitica in atto

Le politiche commerciali statunitensi, con i dazi voluti da Trump che stanno preoccupando tutti i mercati, stanno creando non pochi problemi. La paura di una recessione sta facendo diminuire le vendite dei beni di lusso, che hanno visto un calo del 3%. In Asia la flessione è stata ancora più marcata con una diminuzione di 11 punti percentuali, mentre il Giappone ha registrato un -1% e l’Europa un incremento delle vendite del 2%.

La sospensione temporanea dei dazi Usa sta portando Lvmh a valutare rialzi dei prezzi per compensare l’impatto delle tariffe e aumentare i ricavi del 2025. Potrebbe agire anche su leve di ottimizzazione dei costi di marketing e aumentare la produzione di Louis Vuitton e Tiffany, ma non sono previsti mutamenti radicali alla struttura industriale negli States.

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