Masi Agricola in linea con il mercato del vino: fatturato in calo, ma resta l’utile

Il Gruppo di Sant’Ambrogio di Valpolicella archivia il 2023 con un fatturato a 66,4 milioni di euro. Il presidente Boscaini: “Mercati ancora cauti a inizio 2024, continuiamo sulla strategia di premiumness, omnicanalità e innovazione”

Sandro-Boscaini-Masi-AgricolaSandro Boscaini, presidente di Masi Agricola

Un anno di “riflusso”. Il presidente di Masi Agricola, Sandro Boscaini, ha definito così il 2023 della cantina veronese della Valpolicella, commentando un bilancio che non può far felice la famiglia Boscaini. Il fatturato dello scorso anno è stato di 66,4 milioni di euro, leggermente superiore al periodo pre-covid (+2%), ma in netto calo se si guarda agli straordinari risultati del 2022 (-11,1%). Resta l’utile, pari a 0,7 milioni di euro con una proposta di dividendo agli azionisti pari a 3 centesimi per azione.

Risultati attesi, anche alla luce di una minor propensione alle spesa da parte dei consumatori (penalizzati da inflazione e andamento macroeconomico), criticità nei trasporti e “un’eccezionale inversione di tendenza” negativa che ha caratterizzato tutto il settore del vino italiano. A questo, ha sottolineato Sandro Boscaini, si aggiunge “una vendemmia quantitativamente penalizzata e compromessa dalla peronospera, così come la permanenza di costi operativi ancora elevati per effetto degli eccezionali aumenti dei prezzi delle materie prime, dei derivati e dell’energia iniziati nel 2022, che hanno abbassato la redditività”.

Le previsioni per il 2024

Guardando alle prime settimane del 2024, i mercati nell’insieme non sembrano presentare particolari segni di ripresa, rimanendo molto cauti nei canali sia Ho.re.ca che retail, con ordini inferiori rispetto all’esercizio precedente. Un trend che dovrebbe perdurare per tutto il primo semestre dell’anno. Nonostante questo quadro, Masi Agricola continuerà sulla sua strategia caratterizzata da “premiumness, omnicanalità distributiva, direct-to-consumer e innovazione di prodotto, a partire da quanto stiamo presentando alle fiere di settore”, ha aggiunto Boscaini. Nel corso del 2024 vedrà la luce anche l’importante progetto di “cantina aperta” Monteleone21 a Gargagnago – rallentato dalla pandemia prima e successivamente dalla difficoltà di approvvigionamento e dei prezzi dei materiali edilizi – e si concluderà l’ampliamento della storica cantina di Valgatara.

Masi Agricola: trattative con l’azionista Red Circle Investments

Il 2023 è stato caratterizzato anche dalla bagarre con l’azionista Red Circle Investments, il fondo di investimento di Renzo Rosso. Un capitolo importante, forse decisivo, potrebbe giocarsi proprio nel pomeriggio di oggi. Assistiti dai propri legali, i fratelli Sandro, Mario e Bruno Boscaini (titolari di oltre il 75% del capitale di Masi Agricola) siederanno al tavolo con Renzo Rosso per definire il riacquisto delle azioni di Masi in capo a Red Circle (circa il 10% del capitale). Il prezzo della transazione potrebbe essere vicino a quello recentemente definito dal Cda della cantina veronese per esercitare il diritto di recesso, ma sarà comunicato solo a mercati chiusi (Masi Agricola è quotata listino Euronext Growth di Borsa Milano). Renzo Rosso, si precisa in un articolo del Sole 24 Ore di venerdì 15 marzo, ha investito in tre diverse fasi circa 9 milioni e punta a realizzare una congrua plusvalenza.

Pace fatta tra Masi Agricola e Red Circle Investment

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