Mediobanca, i Doris salgono nel patto: partecipazione complessiva allo 0,73%

L'apporto da parte di Finprog Italia cresce di ulteriori 1,6 milioni di azioni Mediobanca

Mediobanca, famiglia Doris sempre più rilevante© Shutterstock

Il 28 ottobre è fissato l’appuntamento con l’assemblea degli azionisti di Mediobanca, ma nel frattempo il gruppo guidato dal Ceo Alberto Nagel non rimane certo con le mani in mano, anzi. Mediobanca si rafforza, rinnovando per altri tre anni l’accordo di consultazione.

Più nello specifico, non sono arrivate disdette entro i termini previsti e di conseguenza, il patto si è automaticamente rinnovato per altri tre anni fino alla fine del 2027. Il rinnovo però, come si legge sul Corriere della Sera, conta su un netto rafforzamento: per effetto del buyback, si registra la riduzione del numero delle azioni componenti il capitale di Mediobanca per annullamento di quelle in portafoglio.

Una cancellazione che porta così la percentuale vincolata all’accordo tra gli azionisti all’11,4% del capitale sociale (dal precedente 10,98%).  All’interno dell’accordo, però, cambiano i pesi: FinProgr Italia, holding della famiglia Doris, apporta 1,6 milioni di azioni che portano la sua partecipazione complessiva dallo 0,53% dichiarato a febbraio allo 0,73% del capitale sociale dell’istituto guidato dal ceo Alberto Nagel.

Dell’11,40% attuale, le maggiori quote sono quelle del Gruppo Mediolanum (3,49%), FIN.PRIV (1,72%), Monge & C (1,16%) e Gruppo Gavio (0,82%). I soci di FIN.PRIV sono Assicurazioni Generali 14,3%, Italmobiliare 14,3%, Pirelli & C. 14,3%, Stellantis 14,3%, Telecom 14,3% e Unipol Gruppo 28,5%.

Sempre stando a quanto riportato dal quotidiano, alcune voci affermano che l’accordo appena rinnovato potrebbe ampliarsi ulteriormente nei prossimi mesi, con l’ingresso nel perimetro di altri imprenditori vicini a Mediobanca, forse addirittura già presenti nel capitale.

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