Mediobanca accelera la sua trasformazione nel wealth management e lancia un’Offerta pubblica di scambio (Ops) volontaria per il 100% delle azioni di Banca Generali (controllata da Assicurazioni Generali), operazione dal valore di 6,3 miliardi di euro. La proposta prevede il pagamento tramite azioni di Assicurazioni Generali, con un rapporto di 1,70 azioni Generali per ogni azione di Banca Generali, fissato sui prezzi del 25 aprile 2025.
La mossa si inserisce in un momento di grande fermento nel settore bancario italiano ed è anche una risposta strategica al possibile tentativo di scalata su Mediobanca da parte di Monte dei Paschi di Siena.
Secondo quanto comunicato dal gruppo, questa operazione consentirà di creare un leader europeo nella gestione patrimoniale, con oltre 210 miliardi di euro di attività in gestione e una rete distributiva di circa 3.500 professionisti. Il wealth management diventerà così il cuore pulsante di Mediobanca, contribuendo per il 45% ai ricavi consolidati e per il 50% all’utile netto di gruppo.
“La combinazione con Banca Generali ci consente di accelerare di 8-10 anni il nostro percorso di crescita organica”, ha commentato Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca. “È il miglior deal possibile: guardavamo a questa opportunità da cinque anni”. Nagel ha sottolineato come l’operazione completi il progetto di trasformazione iniziato oltre dieci anni fa, con la progressiva uscita dal portafoglio partecipazioni e il rafforzamento delle attività di Wealth Management e Investment Banking. Il manager ha anche evidenziato che, attraverso l’Ops, Mediobanca potrà contare su una struttura più efficiente, con sinergie previste per 300 milioni di euro e un ritorno sul capitale investito (Rote) atteso oltre il 20%.
L’offerta implica anche una ristrutturazione strategica dei rapporti tra Mediobanca e Generali. Cedendo la quota del 13,1% detenuta nel Leone di Trieste e investendo su Banca Generali, Mediobanca evolve il suo legame con Generali da partecipazione finanziaria a partnership industriale, con accordi già previsti nei settori della bancassicurazione e dell’asset management.
Ora l’operazione sarà sottoposta all’approvazione dell’assemblea degli azionisti di Mediobanca il prossimo 16 giugno. Tra le condizioni necessarie figurano il raggiungimento di almeno il 50% più un’azione di adesioni e l’ottenimento delle autorizzazioni regolamentari, tra cui quella dell’Antitrust e della Consob. Se i tempi saranno rispettati, l’integrazione potrebbe essere completata entro ottobre 2025.
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