Mediobanca risponde a Mps: utili oltre le attese a 660 milioni di euro

Mediobanca risponde all’Ops di Mps con utili oltre le attese a 660 milioni e +8%© Shutterstock

Mediobanca sfida l’Ops di Mps presentando gli ultimi risultati, quelli relativi al primo semestre 2024-2025, che hanno utili superiori alle aspettative e danno uno sprint notevole al gruppo guidato da Alberto Nagel.

Nello specifico, si tratta di utile di 659,7 milioni di euro e di ricavi a 1,85 miliardi, pari a un +6,8%, grazie a un margine di interesse a 978,9 milioni e a commissioni nette a 546,7 milioni, che hanno registrato un incremento del 29,5%.

Sono risultati raggiunti grazie all’andamento di tutte le divisioni dell’istituto bancario. A fare da apripista però sono state quelle con le maggiori commissioni, come il wealth management e il corporate & investment banking.

Il wealth management chiude il primo semestre dell’esercizio 2024/2025 con un utile netto di 110,6 milioni, con un aumento del 10,4%, dopo ricavi per 480,1 milioni e un +4,9% sostenuti da un flusso commissionale in crescita (+12,5%) e un indice cost/income stabile al 66%. Il settore ha registrato una raccolta netta a 4,8 miliardi (+30%).

Il corporate & investment banking, invece, chiude con ricavi a 451,4 milioni, attestandosi a un +32%, dopo un’accelerazione nell’ultimo trimestre (ricavi pari a 268 milioni, +46%), e in particolare della componente commissionale (+79% sul trimestre). Il settore insurance infine, dove Generali partecipa con il 13,1%, il semestre si chiude con un utile di 240,5 milioni di euro, in aumento del 7,7% rispetto all’anno precedente.

Mediobanca risponde a Monte dei Paschi

Visti i risultati estremamente positivi, per l’esercizio 2025/2026 sono previsti ricavi per circa 4 miliardi di euro, con un incremento rispetto al target originario di piano di 3,8 miliardi, un utile netto superiore a 1,4 miliardi e un pay-out di circa il 100%. La distribuzione totale – dividendi e buyback – sale da 3,7 a oltre 4 miliardi, il che significa un aumento di 300/400 milioni per l’anno fiscale 2025-26.

Anche alla luce di quanto dimostrato, Mediobanca sfida l’Ops di Monte dei Paschi e ribadisce essere “priva di razionale industriale e finanziario, e dunque distruttiva di valore per gli stakeholder di Mediobanca e di Mps” e ha anche aggiunto che ci sono “potenziali disallineamenti di interesse tra alcuni rilevanti azionisti presenti in Mediobanca, Mps e Generali e gli altri azionisti di entrambe le realtá”.

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