Poteri di sorveglianza più ampi alle autorità nazionali per meglio vigilare sulle grandi aziende e le holding finanziarie. E’ la proposta della Commissione Europea che vuole ridurre l’eccessiva suddivisione del controllo tra organi per garantire una miglior vigilanza sui gruppi, indipendentemente dal loro assetto legale. Una mossa figlia del crisi finanziaria che, secondo la Commissione Ue, “consentirebbe alle authority di applicare la supervisione bancaria, assicurativa e supplementare nello stesso momento, rimediando quindi alle involontarie lacune identificate durante la crisi”. Attualmente gli uffici di Bruxelles hanno individuato 57 conglomerate attive in Europa, ovvero holding o grandi aziende che hanno attività in più di un paese e operano sia nel settore assicurativo sia nel business bancario. Tra queste ci sono le italiane Generali, Intesa San Paolo, Mediolanum, Holmo, Carige e Azimut.L’auspicio della Commissione è che questo procedimento possa consentire alle autorità nazionali di avere informazioni più accurate già in una fase preliminare qualora un conglomerato finanziario dovesse entrare in crisi, in modo da essere meglio attrezzate per intervenire. La proposta della Commissione, che attende ora il via libera dagli Stati membri e dal Parlamento Europeo, dovrebbe entrare in vigore nel 2011.
© Riproduzione riservataMossa anticrisi: più poteri alle autorità nazionali sulle holding finanziarie
La proposta della Commissione Europea che vuole garantire la supervisione bancaria, assicurativa e supplementare