Nuovo record per l’oro: si va verso i 3 mila dollari l’oncia

Diventa sempre più tangibile l'ipotesi che il prezzo dell'oro continuerà a salire nei prossimi mesi, spinto da inflazione, crisi geopolitiche e domanda crescente da parte delle banche

Oro, ancora un record: il contratto aprile sfiora i 3000 dollari© Shutterstock

È ancora record per l’oro: il metallo giallo ha alzato ancora l’asticella, con il contratto per la consegna ad aprile che ha sfiorato i 3 mila dollari l’oncia, un livello mai visto prima. Questo significativo balzo, che ha visto il valore salire dello 0,77% a 2.909,70 dollari, è il culmine di un trend rialzista che, come abbiamo detto più di una volta, ha preso piede negli ultimi anni, supportato da una combinazione di fattori economici, geopolitici e finanziari.

Il prezzo di questo metallo prezioso ha iniziato a salire diversi anni fa, anche se durante la pandemia globale ha ricevuto una spinta decisiva. Durante la crisi sanitaria, infatti, i governi di tutto il mondo hanno adottato politiche monetarie espansive e programmi di stimolo fiscale che hanno aumentato la liquidità nel sistema e generato preoccupazioni per una possibile inflazione. L’oro, tradizionalmente visto come un bene rifugio e una riserva di valore in tempi di incertezze economiche, ha registrato una prima impennata.

In seguito, a fare la differenza è stata la crescente domanda da parte delle banche centrali, che hanno incrementato significativamente le loro riserve di oro. Tra il 2023 e il 2024 gli acquisti hanno raggiunto livelli record, con un aumento superiore al 15% rispetto agli anni precedenti, alimentato dalla volontà di diversificare i propri portafogli e di ridurre l’esposizione al rischio di svalutazione delle monete nazionali.

I conflitti che coinvolgono diversi Paesi del mondo hanno fatto da catalizzatore a questa tendenza, con i Paesi che hanno visto nelle riserve auree un rifugio sicuro rispetto alla crescente instabilità geopolitica e alla minaccia di conflitti economici globali. Ma non sono solo le incertezze geopolitiche a guidare il rialzo del metallo giallo: le politiche commerciali aggressive degli Stati Uniti, con il ritorno di Donald Trump alla presidenza e l’introduzione di nuovi dazi e guerre tariffarie, hanno creato un contesto di tensione che ha accentuato la domanda di oro come asset rifugio.

Viste tutte queste variabili, le previsioni degli analisti suggeriscono che i prezzi dell’oro potrebbero continuare a salire. Dopo il superamento della quota dei 2.800 dollari, il prossimo annunciato (e atteso) record è l’abbattimento della soglia dei 3 mila dollari per oncia, spinto dalle preoccupazioni per la crescita economica globale, dal deterioramento del mercato del lavoro statunitense e dalla continua incertezza sui tassi di interesse.

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