L’assemblea degli azionisti si è riunita e ha dato il via libera all’Ops di Mps su Mediobanca: lo ha fatto dando l’ok per l’aumento di capitale. È stato approvato il bilancio 2024: presente alla votazione c’era il 73,59% del capitale e ha votato a favore il 99,98% circa, contrario lo 0,02%, astenuto lo 0,010% e non votante lo 0,0001%.
Contestualmente, Delfin e il gruppo Caltagirone, i maggiori azionisti privati della banca, hanno aumentato le rispettive partecipazioni proprio in vista dell’assemblea di oggi. Nello specifico Delfin è passato dal 9,7% al 9,86% del capitale, Caltagirone dal 5,02% al 9,96%. In questo modo il gruppo diventa il primo socio privato e il secondo azionista dopo il Mef, al 11,73%. Banco Bpm, invece è al 5%, mentre Anima al 3,99%.
Come si arriva all’aumento di capitale
Riguardo all’Ops di Mps su Mediobanca i vertici hanno il supporto del 55% del capitale, ma perché la delibera passi serve l’appoggio dei due terzi dei soci presenti. L’affluenza contenuta entro il 75% del capitale, rende il voto favorevole all’aumento molto probabile. A votare a sostegno dell’aumento saranno infatti i principali azionisti. Si tratta del Mef, di Caltagirone e Delfin.
Fuori dal board, ma favorevoli alla ricapitalizzazione, sono Banco Bpm e Anima. Lo stesso vale per le fondazioni bancarie, che detengono l’1,5%, e Algebris con 1%. Ci si aspetta un sì anche dall’Enpam, che detiene il 2%, e Inarcassa con il 3%.
Tra i fondi Pimco (1,5%) e Norges Bank (2,6%) hanno fatto trapelare che voteranno a favore della ricapitalizzazione, così come il fondo pensione degli insegnanti della California. Invece, alcuni grandi investitori statunitensi con piccole quote non si dimostreranno concordi. Fra questi ci sono New York City Comptroller, Sba Florida, Calvert, Calstrs, Cpp Investments.
“Il set di risultati che abbiamo raggiunto mostra che la nostra banca è più che pronta per guidare un nuovo processo di sviluppo industriale che unendo le forze con Mediobanca può creare valore da subito a vantaggio di tutti gli azionisti e gli stakeholder – ha detto l’a.d. di Mps, Luigi Lovaglio – Penso che questa assemblea sia destinata segnare una tappa molto importante nel percorso di sviluppo industriale e strategico della nostra banca, che ha nel suo Dna una forte vocazione all’innovazione e alla crescita”.
© Riproduzione riservata