Oro al massimo storico: il prezzo supera i 2.140 dollari l’oncia

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Il prezzo dell’oro ha appena stabilito un nuovo record: le quotazioni hanno superato i 2.140 dollari l’oncia, raggiungendo un picco di 2.145,40 dollari. Si tratta del massimo storico registrato a New York: il tetto precedente di 2.135 dollari toccato il 4 dicembre 2023 è durato quindi solamente tre mesi.

D’altra parte, a metà febbraio il prezzo dell’oro aveva oltrepassato la soglia dei 2 mila dollari l’oncia e da allora la sua galoppata al rialzo non ha più incontrato ostacoli. Ma è nell’ultima settimana che il ritmo di crescita si è fatto rapido e incessante, tanto da spiazzare persino gli analisti che non si aspettavano un andamento così accentuato: in cinque sedute il valore del metallo è cresciuto di oltre 100 dollari l’oncia.

Perché cresce il prezzo dell’oro

Tra le motivazioni alla base del rally, che tra l’altro coincide con quello altrettanto forte dei Bitcoin, ci sarebbero le incertezze legate ai conflitti internazionali, che gli investimenti tendono sempre a risolvere riversandosi sui beni rifugio.

In un articolo di mercoledì 6 marzo Il Sole 24 Ore sottolinea come dal Comex, luogo di scambio di contratti futures sull’oro, sia partita un’ondata di riacquisti di posizioni “corte”, ribassiste quindi, che si erano accumulate a febbraio in concomitanza con la ripresa del dollaro e dei rendimenti dei Treasuries.

Gli ultimi dati sull’inflazione avrebbero spinto gli speculatori a riposizionarsi velocemente nella speranza di una prossima discesa dei tassi d’interesse. Alla base delle fluttuazioni dell’oro, infatti, ci sono quasi sempre modifiche attese delle politiche monetarie, specialmente da parte della Federal Reserve.

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