Pressata dai debiti e dal bilancio in rosso, il noto marchio di abbigliamento Ovs, appartenente al gruppo Coin, debutta in Borsa.
L’Ipo prevede un’offerta globale di vendita e sottoscrizione, che affiancherà alla vendita dei titoli l’aumento di capitale. Più nel dettaglio, si potranno sottoscrivere 101 milioni di azioni ordinarie pari al 44,5% del capitale.
Di conseguenza la quota del gruppo Coin, prima pari al 100%, scenderebbe al 55,5%. Il gruppo resterebbe azionarista di maggioranza anche nel caso di un esercizio dell’opzione greenshoe, poiché la quota flottante del mercato non supererebbe il 49,3%.
Per quanto riguarda invece i 101 milioni di azioni ordinarie, il 10% del totale offerta è destinato al pubblico indistinto, mentre il restante 90% si rivolge agli investitori istituzionali. Per entrambi, il termine del periodo di sottoscrizione è fissato a martedì 24 febbraio.
SOLDI IN ARRIVO. Stando alle stime, l’offerta globale dovrebbe portare a un ricavato di 530 milioni di euro, al netto delle commissioni massime riconosciute al consorzio di banche. Se così fosse, di questi 530 milioni di euro, 73 milioni andrebbero ai soci venditori, mentre a Coin resterebbero 457 milioni e verrebbero utilizzati per ripianare il debito societario.
«L’emittente utilizzerà, in tutto o in parte i proventi derivanti dall’offerta per rimborsare l’indebitamento finanziario derivante dal vecchio contratto di finanziamento per un importo pari a circa 335 milioni tenendo conto che la restante parte sarà oggetto di rifinanziamento», si legge nel prospetto informativo. Stando a quanto indicato dal prospetto informativo dell’IPO, il prezzo di una singola azione oscillerà tra i 4 euro e i 5,4 euro.
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