Peugeot, la famiglia cede il comando a due nuovi soci

Nel gruppo Psa Peugeot Citroen entrano lo Stato francese e la cinese Dongfeng

Dopo otto generazioni, finisce il potere della dinastia Peugeot, fondatrice dell’omonima società automobilistica, creata nel 1810. Spaccata da frizioni interne, la famiglia ha deciso di aprire le porte a nuovi soci: da qui, l’aumento del capitale a 3 miliardi di euro e l’ingresso di Dongfeng e dello stesso Stato francese. Quest’ultimi avranno una quota di capitale pari ciascuno al 14%. Di conseguenza la quota della famiglia Peugeot scende dall’attuale 25,4% al 14%. I Peugeot perdono, così, sia il doppio diritto di voto che la presidenza sul consiglio di vigilanza. La firma ufficiale avverrà a Parigi il 26 marzo.

Gli obiettivi dei nuovi soci sono un investimento di 1,5 miliardi di euro nell’Esagono; l’aumento della produzione da 930 mila a un milione di veicoli in Francia per il 2016; la conquista del mercato asiatico, sfruttando la già esistente collaborazione tra Psa e la cinese Dongfeng.

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