Poste Italiane in Borsa prima dell’estate

Ufficializzata la privatizzazione dell’azienda. Dalla quotazione si attendono ricavi tra i 4 e i 5 miliardi di euro

Poste Italiane si prepara a sbarcare in Borsa. Il debutto a Piazza Affari e la privatizzazione della società sono state confermate dallo stesso ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, in seguito a un incontro con l’a.d. di Poste Italiane Francesco Caio.

IL 40% SUL MERCATO. La quotazione avverrà nel 2015, più probabilmente entro l’estate anziché in autunno. La quota è pari al 40% e il ricavo stimato è compreso tra i 4 e i 5 miliardi. “Sono stati vagliati obiettivi, sequenza temporale e misure necessarie per procedere alla quotazione della società, confermandosi il target temporale del 2015″, si legge nella nota ministeriale, “nelle prossime settimane proseguirà il lavoro preparatorio da parte degli advisor, anche assieme al consorzio dei global coordinator, in vista della definizione di tutte le misure necessarie”.

RIORGANIZZAZIONE AZIENDALE. Resta da capire quali saranno gli effetti sul personale: sebbene lo Stato guadagnerà dalla vendita delle sue partecipazioni in Poste Italiane, la privatizzazione implicherà necessariamente una riorganizzazione aziendale. Un rischio che nemmeno Padoan, alcuni giorni fa, si è sentito di negare: “Ci potrebbero essere contraccolpi, ma andranno verificati caso per caso”.

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