Poste Italiane non si ferma, e punta a dare nuovo slancio al settore dei servizi a pagamento: su questa linea si colloca l’ultimo investimento del gruppo, che ha portato all’acquisizione del 15% delle quote di Sia, azienda leader nei servizi tecnologici di questo tipo.
L’OPERAZIONE. Poste Italiane avrebbe investito sull’acquisizione circa 300 milioni di euro, rilevando la partecipazione a Sia da Fsi (fondo di Cassa Depositi e Prestiti). L’operazione ha un importante significato per Poste Italiane, che, già attiva nel settore dei pagamenti digital grazie a Poste Pay, con la partecipazione a Sia può inserirsi in una realtà che ha l’esperienza di 2,8 miliardi di euro mossi attraverso quasi 4 milioni di transazioni via carta e bancomat nel solo 2015. Sia, inoltre, ha un ruolo di spicco anche per i servizi istituzionali: l’anno scorso, infatti, ha collaborato con oltre 100 intermediari finanziati attraverso 41,7 miliardi di transazioni.
NUOVI SVILUPPI. Quella di Sia è un’altra importante acquisizione per Poste Italiane, che nel 2015 aveva già inglobato, con un’operazione molto simile, Anima Sgr, della quale aveva ottenuto una quota parti al 10% circa al fine di implementare il comparto del risparmio. Entrambe le procedure hanno portato il gruppo Poste Italiane a inserirsi sì in posizione di minoranza, ma con quote significative in settori di potenziale sviluppo per l’azienda. Si attende dunque un nuovo passo del gruppo nei prossimi giorni: sembra infatti che le Poste siano interessate a Pioneer Investments, il gestore di risparmio di Unicredit; assorbirne alcune azioni renderebbe l’azienda, con 280 miliardi di euro in gestione, la terza realtà per il risparmio in Italia dopo Generali e Intesa Sanpaolo.
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