Poste Italiane, la valutazione di mercato vola sui 19 miliardi di euro: interesse per la cessione

Il titolo ha registrato una serie di record storici a Piazza Affari, con una capitalizzazione da 18,7 miliardi di euro

Poste Italiane vola in Borsa, titolo ai massimi storici© Shutterstock

Le azioni di Poste Italiane hanno raggiunto un nuovo record storico: è stata toccata quota 14,295 euro, per una capitalizzazione di quasi 19 miliardi di euro: un risultato che sembra attestare la forte fiducia da parte degli investitori e che sta alimentando le speculazioni su una possibile cessione di una nuova tranche del gruppo, ipotesi che potrebbe concretizzarsi nei prossimi mesi.

Certo, la fiducia è giustificata. Il gruppo Poste Italiane, guidato dall’amministratore delegato Matteo Del Fante e dal direttore generale Giuseppe Lasco, ha registrato una crescita del 40% nell’ultimo anno. Crescita che da una parte è dovuta a una comprovata capacità di gestione e di esecuzione del management e, dall’altra, è anche merito dell’ampio interesse degli investitori verso le società italiane.

Il Governo italiano, considerato uno degli esecutivi più stabili in Europa, e il calo dello spread tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi, hanno contribuito a rendere il titolo una delle realtà più attrattive nel panorama economico europeo. Va anche aggiunto che uno dei principali fattori che hanno catalizzato l’attenzione degli investitori è la capacità del gruppo di superare gli obiettivi del piano industriale 2024-2028.

Nel primo semestre del 2024, Poste Italiane aveva già raggiunto performance superiori alle aspettative, e il dividendo per azione, inizialmente previsto a 1 euro entro il 2026, è già prossimo al raggiungimento del target. Gli utili netti attesi per la fine del 2024 si aggirano attorno ai 2 miliardi di euro, quasi triplicati rispetto ai 700 milioni del 2017. Nello stesso periodo, il risultato operativo è cresciuto da 1 miliardo a 2,8 miliardi di euro.

Un altro elemento chiave delle prossime strategie del gruppo è la trasformazione in un operatore logistico a 360 gradi. Il piano prevede di aumentare la quota di pacchi distribuiti direttamente dai postini dal 30% attuale a due terzi entro i prossimi anni, cambiamento che mira a rafforzare ulteriormente il posizionamento competitivo dell’azienda in un settore sempre più strategico. Adesso, comunque, l’attenzione del mercato è rivolta al prossimo 21 febbraio, data in cui Poste Italiane presenterà un aggiornamento del piano industriale focalizzato sul 2025.

Saranno annunciati i risultati preliminari del 2024 e verrà proposta una nuova tranche di dividendi, mentre il consiglio di amministrazione si prepara a fornire indicazioni sulle prospettive future. L’aggiornamento potrebbe rappresentare un ulteriore passo verso la cessione di una nuova quota del gruppo: secondo il Dpcm approvato lo scorso autunno, la percentuale destinata alla privatizzazione è fissata al 15%, operazione che potrebbe generare circa 3 miliardi di euro per le casse dello Stato.

Resta sempre aggiornato con il nuovo canale Whatsapp di Business People
© Riproduzione riservata