Salta la data di vendita prevista per il 21 ottobre di una seconda tranche del capitale di Poste Italiane. L’avvio delle procedure dell’offerta pubblica di vendita per una quota corrispondente al 14% si concretizzerà più avanti.
In questi giorni il titolo del gruppo guidato dall’amministratore delegato, Matteo Del Fante, ha messo a segno un record storico a Piazza Affari, raggiungendo i 13 euro e i 17 miliardi di capitalizzazione.
A spiegare le motivazioni dello stop al collocamento è stato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in Parlamento. “Temo che non abbiate compreso, o non conosciate la vicenda: Blackrock non c’entra assolutamente nulla. Noi ragioniamo della cessione di una quota abbastanza minoritaria, dedicata esclusivamente ai retail, cioè i piccoli risparmiatori italiani e ai dipendenti di Poste. Il gruppo”, ha aggiunto la premier, “deve rimanere nelle mani degli italiani ed è in questo senso che il Governo si sta muovendo”.
Attualmente l’offerta pubblica di vendita è rimandata al mese di novembre. Seguirà quindi la pubblicazione dei conti dei 9 mesi di Poste e anche le elezioni presidenziali americane. Si ipotizza di tenere aperta una possibile finestra fino al giorno del ringraziamento Usa, il 28 novembre.
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