Un tribunale della California ha ordinato al social network X di pubblicare la lista dei suoi azionisti. Attraverso questo documento, riportato dal Washington Post, è possibile conoscere i nomi di società, banche e singoli investitori che hanno sostenuto la scalata dell’imprenditore Elon Musk all’ormai ex Twitter.
Nell’elenco figurano quasi 100 azionisti, tra cui il fondatore di Twitter, Jack Dorsey; quello di Oracle, Larry Ellison; il principe saudita Alwaleed bin Talal, ma anche l’assicurazione Unipolsai e l’italiano Andrea Stroppa.
L’acquisizione di Twitter, avvenuta a fine 2022, è costata 44 miliardi di dollari, ma il suo valore è crollato lo scorso anno a 19 miliardi. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, Musk non starebbe onorando il debito nel modo in cui le banche pensavano. Secondo il quotidiano statunitense il numero uno di X deve pagare interessi annui da 1,5 miliardi. Il Wall Street Journal ha giudicato il prestito di 13 miliardi di dollari concesso da sette istituti di credito (tra questi Morgan Stanely, Bank of America, Barclays e Pnb Paribas) come “la peggiore operazione bancaria dai tempi della crisi finanziaria del 2008”, quella dei mutui subprime.
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