La situazione di Opella, importante azienda farmaceutica che produce il noto paracetamolo antipiretico e analgesico Doliprane, è diventata un caso politico in Francia. I negoziati per la vendita della realtà controllata da Sanofi sono arrivati a un nuovo punto di svolta: il fondo di investimento americano CD&R, attraverso trattative esclusive relative a un’offerta vincolante e già finanziata, dovrebbe rilevare il 50% per 16 miliardi di euro, un valore pari a 14 volte l’Ebitda stimato per l’intero 2024.
L’operazione dovrebbe concretizzarsi a tutti gli effetti tra aprile e giugno del 2025. Le indiscrezioni sulla cessione di un’importante fetta della multinazionale hanno scosso Parigi e tutta la Francia, dai sindacati alla classe dirigente del Paese, per almeno due motivi: Opella è considerata un’eccellenza dell’industria farmaceutica nazionale e, certamente, i francesi avrebbero preferito una vendita all’interno dei propri confini.
Oggi Opella conta più di 11 mila dipendenti e dal suo quartier generale francese opera in 100 Paesi, contando su 13 stabilimenti per la produzione e quattro centri per la ricerca e lo sviluppo scientifico. Nel suo portafoglio ci sono brand come Allegra, Dulcolax e il già citato Doliprane, capaci di servire oltre mezzo miliardo di consumatori in tutto il globo.
Il dibattito pubblico attorno a Opella ha spinto il governo francese ad agire: lo Stato dovrebbe rilevare il 2% dell’azienda, attraverso la Banca Pubblica d’investimento Bpifrance, con l’obiettivo di tutelare sia la sua produzione sia i posti di lavoro. Secondo Bloomberg, CD&R avrebbe già preso diversi impegni sotto il punto di vista dei posti di lavoro, degli investimenti e della produzione a livello locale. Inoltre, Sanofi continuerebbe ad essere un azionista di primo piano.
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