Il matrimonio s’ha da fare. Primo sì alla nascita del sesto operatore mobile più grande al mondo (clienti stimati 173 milioni distribuiti in 19 paesi): il consiglio di sorveglianza di Vimpelcom ha dato il via libera alla fusione con Wind Telecom dell’egiziano Naguib Sawiris, nonostante l’esplicito dissenso espresso dal socio norvegese Telenor. Il progetto è stato comunque approvato (con sei voti favorevoli su nove) e porterà in mano russa il 100% di Wind Italia e il 51,7% di Orascom Telecom.
Meno soldi e più azioni per Wind TelecomIl nuovo piano riduce l’offerta in denaro di Vimpelcom a Sawiris da 1,8 a 1,5 miliardi di dollari e di fatto esclude Wind Telecom dal consiglio della nuova società (contro i due membri della prima versione dell’accordo). Allo stesso tempo però concede a Wind Telecom azioni comuni e privilegiate per un valore complessivo di 5 miliardi di dollari, tali da farla salire al 20% del capitale e al 30,6% dei diritti di voto della nuova Vimpelcom, rispetto al 18,5% previsto nel primo progetto. L’operazione determinerà quindi una diluizione delle quote degli attuali azionisti ed in particolare proprio di Telenor che, quanto a diritti di voto in assemblea, si ritroverà come socio di minoranza. In base al progetto infatti, accanto al 30,6% di voti di Wind, Altimo deterrà il 31,4% del capitale e il 31% di voti (dall’attuale 39,19% di capitale e 44,65% di diritti di voto) mentre Telenor (oggi con il 39,58% del capitale e il 36% dei diritti di voto) scenderà rispettivamente al 31,7% e al 25%. Al termine della transazione anche gli azionisti di minoranza, che attualmente hanno il 18,6% dei diritti di voto, scenderanno infine al 12,9%.
Telenor pronta a dare battagliaDa qui dunque il malcontento di Telenor che promette di dare battaglia all’assemblea in programma per il 17 marzo, cui spetta l’approvazione dell’emissione delle nuove azioni necessarie per lo scambio con Wind. L’obiettivo dei norvegesi è quello di riuscire a fare fronte comune con gli azionisti di minoranza, anche se, secondo l’amministratore delegato di Vimpelcom Alexander Izosomov, anche in questo contesto il gruppo “non è lontano” dall’ottenere il consenso necessario all’approvazione del progetto.
© Riproduzione riservata