Il Gruppo Tim ha comunicato con una nota ufficiale di aver ricevuto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) e da Retelit, società controllata dal fondo Asterion, l’offerta vincolante per acquisire l’intero capitale di Sparkle. La proposta conferma per l’azienda dei cavi sottomarini un valore d’impresa corrispondente a 700 milioni di euro e avrà validità fino al 27 gennaio 2025.
L’azienda guidata da Pietro Labriola ha fatto sapere che avvierà quanto prima il relativo processo di valutazione e decisione, aggiungendo che l’offerta resta “subordinata a ordinarie condizioni per operazioni di questa natura e al completamento del processo di finanziamento”.
Dopo aver dato notizia dell’offerta, il titolo di Tim ha subito un calo in Borsa che ha raggiunto il -6% ma, a metà giornata, il valore era già tornato intorno a 0,26 euro (-0,016%). Sparkle, operatore globale del Gruppo Tim, è fra i più importanti fornitori di servizi internazionali e di connettività globale. Ma è nell’ambito dei cavi sottomarini che si distingue in particolare come principale operatore del segmento, gestendo una rete proprietaria in fibra ottica che si estende per oltre 600.000 chilometri attraverso Europa, Africa, Medio Oriente, America e Asia.
È presente in maniera diretta in 33 Paesi. Tra l’altro risale a soli due giorni fa la notizia della firma di un Memorandum d’Intesa tra Sparkle e Fincantieri, leader globale nella cantieristica navale e delle tecnologie marine, per collaborare allo sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative per la sorveglianza e la protezione dei cavi di telecomunicazione sottomarini.
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