Tim, ok al rimborso da 1 miliardo di euro. Respinta la richiesta del Governo

Tim, giudice respinge richiesta del Governo: rimborso da 1 miliardo di euro© Shutterstock

Il giudice in Appello ha respinto la richiesta di sospensiva da parte del Governo Meloni sul rimborso del canone concessorio da oltre un miliardo di euro a Tim. In attesa della sentenza della Cassazione, che non si pronuncerà prima del 2026, l’Esecutivo dovrà provvedere a versare quanto dovuto alla compagnia telefonica italiana.

La sentenza arriva all’indomani del 20 gennaio, scadenza fissata dal Tribunale affinché le parti trovassero un accordo extra-giudiziale, accordo mai trovato. Ai quasi 529 milioni di canone concessorio che Tim aveva versato nel 1998, si devono sommare la rivalutazione e gli interessi: in questo modo si arriva a un totale di 995 milioni. In più vanno considerati 25 milioni di interessi maturati da aprile 2024 a oggi.

Le conseguenze della sentenza

Tim, in una nota sul rimborso, fa sapere che la sentenza dello scorso aprile “è provvisoriamente esecutiva, in attesa delle decisioni finali che saranno assunte dalla Corte di Cassazione a seguito del ricorso presentato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri”.

La cifra che entrerà nelle casse della società potrebbe riportarla in utile i determinare il ritorno del dividendo in arco del piano industriale 2025-2027, in aggiornamento e che dovrà essere presentato al mercato a metà febbraio.

Avrà una certa influenza l’avrà anche la cessione di Sparkle. Il Cda di Tim sta valutando l’offerta vincolante da 700 milioni di euro, dopo avere “accertato l’evoluzione positiva delle negoziazioni con Mef e Retelit relative all’offerta per Sparkle”. Inoltre “ha concesso un’estensione fino al 15 marzo al fine di consentire la finalizzazione delle operazioni propedeutiche alla decisione finale sull’offerta”.

La compagnia telefonica ha valutato idonea la proposta del Tesoro e della società controllata da Asterion, ma non l’ha potuta accettare perché Mef e Retelit non hanno ancora completato le trattative con le banche per il financing dell’operazione, con la proroga si intende dare loro il tempo di concludere.

Resta sempre aggiornato con il nuovo canale Whatsapp di Business People
© Riproduzione riservata