Tim ha annunciato di aver perfezionato la cessione della NetCo che include le attività della rete di telefonia di Telecom Italia e di FiberCop al fondo Usa Kohlberg Kravis Roberts & Co (Kkr), cui partecipano anche il Tesoro con una quota del 16% e il fondo F2i guidato da Renato Ravanelli con l’11,2%.
L’operazione, valorizzata fino a un massimo di 22 miliardi di euro comprensivi di earn-out legati al verificarsi di determinate condizioni, permette a Tim una riduzione dell’indebitamento finanziario in linea con quanto già comunicato al mercato.
Tim-Kkr: i dettagli dell’operazione
Nel dettaglio il deleverage previsto al closing, al lordo degli aggiustamenti usuali per questa tipologia di operazioni, è confermato in 14,2 miliardi di euro. Alla fine, il netto effettivo sarà pari a 13,8 miliardi di euro. Dal punto di vista tecnico, la cessione si concretizza conferendo a FiberCop, società controllata al 58% da Tim, del ramo d’azienda di quest’ultima che comprende l’infrastruttura di rete fissa e le attività wholesale. Successivamente l’intero capitale di FiberCop verrà acquisito da Optics BidCo, società controllata da Kkr.
Nell’ambito dell’operazione, i rapporti tra NetCo – con presidente Massimo Sarmi e a.d. Luigi Ferraris, dopo l’addio a Fs – e Tim sono regolati attraverso un Master Service Agreement (MSA) che ha durata di 15 anni, raddoppiabili, e i servizi saranno resi a prezzi di mercato e senza impegni minimi di acquisto.
“Il perfezionamento dell’operazione con Kkr e il Ministero dell’Economia e delle Finanze è frutto di due anni e mezzo di lavoro, che sono serviti a riallineare la gestione ordinaria di Tim e a individuare quelle soluzioni, industriali e finanziarie, che ci permetteranno di affrontare le prossime sfide che abbiamo davanti”, ha dichiarato Pietro Labriola, amministratore delegato di Tim. “Primi in Europa, abbiamo scelto di separare l’infrastruttura dai servizi, per garantire lo sviluppo migliore, sostenibile e più rapido possibile. Tim resterà la Telco di riferimento in Italia, rimanendo l’operatore più infrastrutturato e offrendo servizi innovativi, sia sul fisso che sul mobile, a servizio di famiglie, Pubblica amministrazione e imprese”, ha concluso.
A valle dell’operazione, l’organico totale di Tim scende da 37.065 a 17.281 persone, equivalenti a 16.135 full time equivalent. Maggiori dettagli sul closing saranno forniti in occasione della presentazione dei risultati preliminari del secondo quadrimestre 2024 che si terrà il prossimo 1 agosto.
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