UniCredit, la Bce autorizza l’acquisizione di Commerzbank fino al 29,9%

UniCredit, la Bce autorizza l’acquisizione di Commerzbank© Shutterstock

UniCredit ha ricevuto l’autorizzazione della Bce ad acquisire una partecipazione diretta in Commerzbank fino al 29,9%. Tuttavia, “ci sono ancora diversi fattori che determineranno qualsiasi sviluppo successivo e la relativa tempistica”, si legge in una nota della banca italiana, che ha dimostrato una certa solidità finanziaria e di essere abbastanza forte da poter gestire l’operazione. 

A prescindere dai tempi che serviranno all’istituto guidato dal Andrea Orcel, il quale esclude una chiusura entro il 2025, “sono tuttora pendenti alcuni procedimenti autorizzativi avanti le rispettive autorità competenti”. Fra queste c’è l’Autorità Federale Tedesca della Concorrenza, che deve approvare il passaggio di una quota pari a circa il 18,5% convertita in azioni.

I piani di Unicredit

UniCredit “resta in attesa dell’opportunità di avviare un dialogo costruttivo con il nuovo governo della Repubblica Federale di Germania, una volta formatosi” e si dice lieta di avere determinato un “cambiamento positivo in Commerzbank che, insieme alle recenti prospettive più ottimistiche dell’economia tedesca, ha determinato un sostanziale apprezzamento del titolo”.

La banca italiana si sta focalizzando sulla seconda fase  del piano strategico UniCredit Unlocked, che mira a “distanziare ulteriormente la nostra performance e le nostre distribuzioni da quelle del settore”, visto il contesto volatile in cui si naviga. Ma questo non è il solo fronte su cui si sta impegnando.

Unicredit, oltre che la partita con Commerzbank, sta giocando le proprie carte in relazione all’Ops lanciata su Banco Bpm. E proprio il 13 marzo 2025 è arrivata l’autorizzazione da parte della Bce a modificare lo statuto dell’istituto guidato da Andrea Orcel, includendo la facoltà per il board di effettuare un incremento del capitale sociale per gestire l’offerta e di classificare le nuove azioni che saranno emesse nel patrimonio di vigilanza di qualità primaria della banca (Cet1). La decisione della Banca centrale europea è connessa al fatto che il Cda, durante l’assemblea straordinaria del 27 marzo, approvi tali modifiche.

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