Unicredit, mossa a sorpresa: lanciata un’ops su Banco Bpm da più di 10 miliardi

L'offerta pubblica di scambio è sulla totalità delle azioni: il controvalore complessivo, in caso di integrale adesione, sarà di 10.086.832.606 euro

Unicredit, offerta da 10 miliardi per comprare Banco Bpm© Shutterstock

Unicredit ha lanciato un’offerta pubblica di scambio (Ops) volontaria sulla totalità delle azioni di Banco Bpm. Una mossa a sorpresa e di grande portata, che punta non solo a rafforzare la posizione del gruppo in Italia ma anche a consolidarlo come uno dei principali attori bancari a livello europeo.

Dietro questa operazione, dal valore complessivo di oltre 10 miliardi di euro (precisamente 10.086.832.606 euro in caso di integrale adesione) c’è una strategia chiara e ambiziosa: proiettare Unicredit verso il podio dei colossi bancari del continente. L’Ops prevede un corrispettivo di 6,657 euro per azione di Banco Bpm, un valore che considera anche il prezzo delle azioni di Unicredit registrato nell’ultima seduta di Borsa prima dell’annuncio.

Il successo dell’offerta è subordinato all’adesione di almeno il 66,67% degli azionisti di Banco Bpm, soglia che potrebbe essere abbassata al 50% più un’azione, ma non oltre. In termini pratici, l’operazione si tradurrà nell’aumento della capitalizzazione di Unicredit, che metterà in campo una delega per un aumento di capitale del 13,9% del proprio capitale, da approvare entro aprile 2025. Questo garantirà la dotazione di nuove azioni necessarie per l’offerta di scambio.

Le implicazioni di questa fusione potenziale sono significative: Banco Bpm, che ha una forte presenza nel Nord Italia con oltre mille filiali concentrate in regioni economicamente strategiche come Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, rappresenta per Unicredit un’opportunità per rafforzare il proprio radicamento sul territorio italiano.

D’altro canto, l’aggregazione porterebbe alla creazione di un gruppo che si posizionerebbe come la terza banca in Europa per capitalizzazione, un passo importante nel panorama competitivo internazionale. Sulle pagine de Il Corriere della Sera Andrea Orcel, amministratore delegato di Unicredit, ha sottolineato come l’Europa abbia bisogno di banche più forti per sostenere l’economia del continente e affrontare la competizione con i grandi blocchi economici globali.

In questa direzione, l’operazione si inserisce in una visione strategica di lungo termine: dopo tre anni di intensa ristrutturazione interna, culminata nel piano strategico Unlocked 2022-2024, Unicredit si trova ora nelle condizioni di intraprendere mosse audaci per massimizzare il valore per azionisti e stakeholder. L’acquisizione di Banco Bpm potrebbe accelerare questo processo, generando sinergie significative che, secondo le previsioni, si concretizzerebbero entro due anni dall’integrazione.

Occorre precisare che nonostante i potenziali vantaggi, l’operazione non si presenta priva di sfide. Primo tra tutti, il nodo Crédit Agricole: la banca francese è il principale azionista di Banco Bpm e potrebbe avere voce in capitolo sull’esito dell’offerta. Inoltre le mosse bancarie in Italia non sono prive di colpi di scena e sono caratterizzate tanto da interessi incrociati quanto una competizione accesa.

Basta ricordare che, recentemente, Banco Bpm aveva tentato di rafforzarsi autonomamente con un’opa a sorpresa su Anima Holding, con l’obiettivo di creare un polo del risparmio gestito. Questa mossa potrebbe ora complicare ulteriormente le trattative e il futuro posizionamento dell’istituto. Va  poi precisato che nonostante l’attenzione rivolta a Banco Bpm, Unicredit non ha accantonato l’operazione Commerzbank.

L’operazione, avviata con l’acquisizione di una quota del 4,49% dell’istituto tedesco e recentemente aumentata al 21%. Anche in questo caso, l’obiettivo è chiaro: rafforzare la presenza in Germania, uno dei mercati bancari più importanti in Europa. In questo caso però le tempistiche per eventuali sviluppi sono subordinate alle elezioni tedesche di febbraio 2025, che influenzeranno le scelte strategiche degli stakeholder della banca.

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