Unicredit punta a crescere ancora. L’a.d. Orcel: “Sorprenderà con i propri risultati”

Unicredit punta a crescere, Orcel e i progetti futuri della bancaAndrea Orcel, amministratore delegato di UniCredit

Sono tempi complessi e stimolanti per Unicredit, che punta a crescere sempre di più. Mentre è impegnata su più fronti, guarda ai risultati dei prossimi anni. Da un lato si sta dedicando all’Opa su Banco Bpm in Italia, dall’altro punta a Commerz in Germania e intanto guarda al futuro.

“Ho avuto molta fiducia nelle persone di UniCredit e loro mi hanno dato fiducia nel poterle guidare in una certa direzione, andando verso la quale non era ovvio che si potesse vincere. Questa fiducia è stato il valore maggiore che ci ha catapultato in avanti e sarà il valore maggiore che ci consentirà nei prossimi tre-quattro anni, perché questo è il nostro orizzonte di piano, di sorprendere ancora con i nostri risultati, ha dichiarato il Ceo Andrea Orcel. Lo ha fatto in occasione della presentazione della partnership pluriennale firmata tra la banca e Ferrari.

I risultati promettenti di Unicredit

Con un utile netto di 7,7 miliardi di euro raggiunto nei primi nove mesi dell’anno appena trascorso, che si traduce in un +16% rispetto a settembre 2023, e in attesa del bilancio 2024 previsto per l’11 febbraio, Orcel guarda già in una prospettiva futura fortemente legata all’esito delle trattative con Banco Bpm.

Se l’accordo va in porto, si prevede una crescita dell’utile per azione per una percentuale high single digit, con il mantenimento delle aspettative sull’ammontare dei dividendi assoluti e sul dividendo per azione nel 2025. Decisivi però sono i termini definitivi del deal e del premio cash che Unicredit proporrà agli azionisti Bpm per portarli ad aderire.

“Siamo una banca italiana, abbiamo radici italiane. Crediamo nell’Italia ma anche nell’Europa e vogliamo portare il meglio che l’Italia ha all’estero. Se questo vuol dire non essere italiani mi dispiace molto, perché la nostra industria crede molto in questo” ha precisato Andrea Orcel, rispondendo alla possibilità che il Governo Meloni avvii la procedura del Golden Power.

Unicredit-Intesa Sanpaolo: il risiko in Italia

“Credo che tutti vogliano vedere una contrapposizione tra Intesa Sanpaolo e UniCredit. La verità è che abbiamo modelli di business diversi. Intesa Sanpaolo è concentrata sul nostro Paese, noi abbiamo un modello più internazionale”, ha dichiarato Andrea Orcel sul ruolo che la sua banca potrebbe avere in Italia, in concorrenza con altre realtà nostrane. 

L’attenzione di Unicredit, che punta a crescere, è volta ad accompagnare le imprese all’estero, verso l’esportazione del Made in Italy. Per farlo, Orcel è convinto che l’istituto bancario debba essere forte nel Paese di approdo, non soltanto in quello di partenza. Così risponde a Carlo Messina, Ceo di Intesa Sanpaolo, che si è espresso con determinazione sul risiko in Italia: “Sento tanto parlare di consolidamento bancario, ma l’Italia è Intesa Sanpaolo. Non c’è altro operatore se vuoi fare la differenza, far accelerare e noi rappresentiamo il pilastro dell’Italia qualunque cosa accada”, ha detto.

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