Versace, Capri pronta a cedere il marchio: Prada interessata

Non ci sono stati commenti diretti alle indiscrezioni, ma la società di Miuccia Prada e Patrizio Bertelli starebbe valutando il dossier seguito dalla banca d'affari statunitense Citi

Capri Holding sarebbe pronta a vendere Versace: tra gli interessati c'è Prada© Shutterstock

Si fa sempre più interessante e movimentato il settore della moda. Alcune indiscrezioni darebbero per certa la cessione di Versace da parte della multinazionale Capri Holdings, che starebbe valutando potenziali acquirenti. E, fra questi, c’è un nome che non passa certo inosservato: Prada.

Ma facciamo un piccolo passo indietro: Versace fa parte del portafoglio di Capri dal 2018, ma lo scorso anno si sono susseguite alcune voci che dicevano che non fosse più esattamente in linea con gli obiettivi della multinazionale. Nel mese di ottobre 2024 si era poi iniziato a parlare di una probabile cessione, motivata  sulla carta dalla fusione di Capri con la holding Tapestry, che stava conducendo un esame di tutti i brand sotto l’ala di Capri.

A novembre la fusione di Capri e Tapestry è saltata, complici anche le obiezioni della Federal Trade Commission americana, che ha ostacolato l’operazione obiettando che avrebbe dato vita a un colosso anti-competitivo. Ciò però non ha fermato le indiscrezioni sulle intenzioni di Capri su Versace: evidentemente i motivi alla base della cessione sono ben diversi, anche se non c’è ancora niente di certo. Non solo: secondo il Sole 24 Ore Capri vorrebbe anche cedere un’altra griffe del suo portafoglio, ovvero Jimmy Choo.

L’affare Versace sarebbe così arrivato sul tavolo di Prada, anche se non sarebbe l’unico soggetto in lizza: avrebbero manifestato interesse anche diverse conglomerate del fashion e diversi fondi di private equity. Capri Holdings avrebbe affidato un mandato all’investment banking di Barclays per inviare il dossier ai potenziali interessati e Prada starebbe valutando il dossier seguito dalla banca d’affari statunitense Citi.

Quello che rende senz’altro difficile gli accordi è la sofferenza del settore del lusso. Il calo della domanda globale, specie in Cina, ha portato la griffe a perdere in termini di risultati:  nel secondo trimestre il fatturato, pari a 201 milioni di dollari, è diminuito del 28,2% rispetto all’anno precedente e la perdita operativa è stata di 3 milioni di dollari.

Resta sempre aggiornato con il nuovo canale Whatsapp di Business People
© Riproduzione riservata