La Borsa italiana continua a far registrare rialzi da record in questa prima parte del 2024: il balzo del +12% da inizio anno a Piazza Affari viene celebrato in queste ore con un nuovo traguardo, il superamento di quota 34 mila punti base registrato nell’ultima seduta.
Si tratta, sottolinea il Sole 24 Ore, della prima volta che Piazza Affari supera tale soglia dal 2008. In generale, sembrano al momento alle spalle i minimi di metà ottobre 2022: da allora il listino è salito del 60%, grazie allo scatto del +28% del 2023 e ai risultati di questo inizio 2024. La novità questa volta è che non sono le banche a trascinare gli acquisti: i titoli finanziari pesano per il 34,24% nel calcolo dell’indice, in Top 10 ma dal quinto posto in giù con Banca Mps (+37%), UniCredit (+34%) e Bper Banca (+33%).
Sopra ci sono quella Iveco (+64%) che ha chiuso il 2023 con 16 miliardi di fatturato e ai piedi del podio Unipol (+47%), che ha annunciato un progetto di razionalizzazione societaria mediante fusione per incorporazione di UnipolSai e il lancio di un’Opa. Un altro titolo non finanziario occupa il secondo posto, ovvero Saipem (+43%), operante nel settore della prestazione di servizi per il settore dell’energia e delle infrastrutture e con un risultato netto positivo nel 2023 da 179 milioni, preceduta solo da Leonardo (+42%), che da quando è scoppiata la guerra in Ucraina è cresciuto complessivamente del +260%. A chiudere la Top 10 ci pensano invece Ferrari e Moncler. Più della metà dei titoli, riporta il quotidiano economico, non fa parte del mondo finanziario e dimostra che il movimento in borsa è molto distribuito. A favorire questo periodo positivo sono anche gli storici rialzi dei tassi della Bce (da luglio 2022 a settembre 2023 ha alzato il costo del denaro a 450 punti base).
Piazza Affari può così superare i 34 mila punti dalla prima volta che è stato introdotto il Ftse Mib, guadagnando circa lo o,26% e in linea con Londra e Parigi. Cala anche lo spread, il differenziale tra i titoli Btp decennali e i bund tedeschi: dopo essere sceso già sceso ai mimimi dal 2022, il valore è andato ancora più in giù ed è ora fissato a 123 punti base, mentre il rendimento dei titoli italiani è pari al 3,68%.
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