Wiz rifiuta 23 miliardi di dollari da Google: Ipo in vista

L’accordo avrebbe quasi raddoppiato la valutazione di 12 miliardi di dollari di Wiz, ma i colloqui non sono andati a buon fine per diverse perplessità sull'acquisizione

Salta l'accordo tra Wiz e Google: niente acquisizione© Shutterstock

Si concludono con un niente di fatto i colloqui tra la startup israeliana di sicurezza informatica Wiz e la società madre di Google, Alphabet. A dare l’annuncio dell’annullamento di quello che sembrava un accordo ormai imminente (almeno stando alle indiscrezioni del Wall Street Journal) è stata una mail inviata da Wiz ai propri dipendenti, subito diffusa sia dallo stesso Wall Street Journal che da Reuters.

Va precisato che né Alphabet né Wiz hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali per tutta la durata dei colloqui e delle interazioni. La stessa mail di Wiz non nomina direttamente Google o Alphabet, ma di fatto diversi insider hanno riportato alla stampa praticamente tutte le informazioni più importanti. Per esempio, è noto che a saltare è stata un’acquisizione da 23 miliardi di dollari, che per il colosso di Mountain View sarebbe stata la più grande mai realizzata.

Sempre in base a quanto è stato riferito ai reporter del Wall Street Journal, alla base dell’annullamento ci sarebbero una serie di fattori di non poco conto, tra cui le preoccupazioni legate all’Antitrust, per via delle sempre più emergenti criticità riguardo alla trasparenza di Google nell’offrire servizi commerciali e nel trattare i dati personali degli utenti. Non meno di peso le preoccupazioni espresse da parte degli investitori, che non sembrano vedere di buon occhio Google.

Il Ceo di Wiz, Assaf Rappaport, ha affermato nella mail inviata ai dipendenti che la sua società si concentrerà su un’offerta pubblica iniziale, puntando a raggiungere un fatturato ricorrente annuo di 1 miliardo di dollari. Nello specifico, la comunicazione dice: «Wizards, so che l’ultima settimana è stata intensa per via del fermento su una potenziale acquisizione. Sebbene siamo lusingati dalle offerte che abbiamo ricevuto, abbiamo scelto di continuare il nostro percorso per costruire Wiz in autonomia»

«Vorrei andare al dunque: i nostri prossimi traguardi sono 1 miliardo di dollari in Arr e un’Ipo. Dire di no a certe offerte è dura. Ma Wiz conta su un team eccezionale, quindi mi sento sicuro della scelta fatta». Una mossa senz’altro interessante, considerando che l’accordo avrebbe quasi raddoppiato la valutazione di 12 miliardi di dollari della startup.

Di certo, il fatto che Wiz si sia tirata indietro non gioca a favore di Google. La società tecnologica ha recentemente investito nella propria infrastruttura cloud concentrandosi particolarmente sul business cloud e la cybersecurity resta il suo tallone d’achille. Le conseguenze potrebbero essere più gravose di quanto si immagini, anche perché Alphabet è già reduce dall’annullamento dell’accordo con HubSpot.

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