Finanziamenti e contributi: gli aiuti per le imprese italiane attive sul mercato africano

Le domande per ottenere le agevolazioni potranno essere presentate tramite il portale Simest a partire dal 25 luglio 2024

Finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto fino a copertura del 20% degli investimenti potranno essere richiesti dalle imprese italiane stabilmente presenti, che esportano o si approvvigionano nel continente africano© Shutterstock

Sostegno alle imprese italiane attive sul mercato africano: come comunicato in Gazzetta ufficiale numero 164 del 15 luglio 2024, il Comitato agevolazioni per l’amministrazione del Fondo 295/73 e del Fondo 394/81 offrirà a queste realtà finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto fino a copertura del 20% degli investimenti.

Stando a quanto riportato dal quotidiano Il Sole 24 Ore si tratta di una vera e propria opportunità per ottenere risorse a condizioni vantaggiose, perfettamente inquadrata nell’ambito dei programmi di sostegno all’internazionalizzazione delle imprese italiane.

Finanziamenti e contributi potranno essere richiesti dalle imprese italiane stabilmente presenti, che esportano o si approvvigionano in Africa e che abbiano un fatturato estero non inferiore alla quota minima indicata dalla Simest, società del Gruppo CDP che sostiene la crescita delle imprese italiane nel mondo, con circolare ad hoc.

Esportazioni e/o importazioni dai mercati africani devono anch’essi essere in misura non inferiore alle soglie stabilite con deliberazione del Comitato agevolazioni, ma in alternativa le imprese possono fruire dei sostegni parte di una filiera produttiva a vocazione esportatrice, con una quota di fatturato derivante da comprovate operazioni di fornitura a beneficio di aziende stabilmente presenti sul mercato africano o che abbiano realizzato esportazioni verso o dai mercati africani.

Oltre a questi requisiti, le imprese non devono trovarsi in alcuna delle situazioni previste come cause di revoca dell’intervento agevolativo previsto dalla legge 394/81. Devono inoltre avere integralmente restituito gli importi oggetto di un provvedimento di revoca, totale o parziale, o aver effettuato la restituzione dei finanziamenti agevolati concessi a valere sul Fondo 394/81.

Le imprese possono chiedere più interventi agevolativi, a patto che l’esposizione totale verso il Fondo 394 non superi il 35% dei ricavi medi negli ultimi due anni e le spese finanziabili e le progettualità siano differenti. Per quanto riguarda l’ammontare, è di 200 milioni la dotazione finanziaria che prevede che le imprese possano beneficiare di un cofinanziamento a fondo perduto disciplinato dalla legge 27/2020 fino al 10% dell’importo del finanziamento agevolato ottenuto dal Fondo.

È previsto un incremento al 20% per misure premiali riservate a proposte provenienti da imprese localizzate in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. L’operazione prevede anche un finanziamento agevolato a valere sul Fondo rotativo 394/1981.

Le agevolazioni possono essere erogate alle aziende che investono per il rafforzamento patrimoniale o puntano su investimenti digitali, ecologici, produttivi e commerciali. Le domande potranno essere presentate tramite il portale Simest dal 25 luglio 2024.

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