Imprese, ecco come difendersi dalle fake news

Prima ancora di fare denuncia, è necessario attivarsi per diffondere la verità sui social e sui media, se serve anche organizzando una conferenza stampa

In un mondo perennemente connesso, in cui tutti sono liberi di dire tutto, l’accuratezza dell’informazione non è sempre massima. Anzi: le fake news e le bufale sono all’ordine del giorno. E, purtroppo, non risparmiano nessuno. Il rischio che la propria azienda o addirittura il proprio nome vengano coinvolti in news non veritiere non è così basso. Cosa fare allora per difendersi in caso di attacco? “Per prima cosa, ancora prima di fare una denuncia per diffamazione, chiedere che le notizie vengano rimosse, segnalandole sui social come false, e facendo fare la stessa segnalazione dai collaboratori” risponde Marino Pessina, Ceo dell’agenzia di comunicazione Eo Ipso. Nel frattempo, è bene scrivere e diffondere il più rapidamente possibile un comunicato stampa per raccontare quanto accaduto, denunciare il fatto, spiegare come stanno invece le cose e descrivere come si intende procedere. Se la situazione è particolarmente critica, può essere utile organizzare anche una conferenza stampa, a maggior ragione se si ha già un ufficio stampa di fiducia, che ha costruito un rapporto con i giornalisti ed è per loro una fonte affidabile e attendibile. Ovviamente, è fondamentale procedere con la denuncia: considerando però che i tempi della giustizia sono lenti, occorre muoversi anche nei modi appena indicati, così da iniziare subito la lotta alle notizie false. “Così facendo, nel 90% dei casi, la verità soppianta le fake” assicura l’esperta.

Le fake news vanno sempre contrastate

Naturalmente, per rispondere prontamente alle fake news occorre effettuare un monitoraggio costante di ciò che viene pubblicato sui social, sul web e sui media in generale: solo così si possono individuare in tempi brevi eventuali attacchi e si può reagire in maniera tempestiva. Del resto, secondo il rapporto Demos su Italiani e Fake news, ormai il 63% dei nostri connazionali si informa su internet, soprattutto attraverso lo smartphone, e di questo vero e proprio esercito ben il 58% è sempre connesso.E se non si viene attaccati direttamente, ma è il settore in cui si opera a essere oggetto di notizie false? “Occorre raccontare come stanno veramente le cose: una nota o un comunicato stampa da mandare a redazioni, agenzie di stampa, radio, tv e testate on line, e una serie di post per parlare sui social network. Qualsiasi canale è utile per diffondere la propria voce” spiega Chiara Porta, direttore responsabile di Eo Ipso.

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