“La politica ha posto la strategia digitale al centro del dibattito in tutte le principali economie del mondo. Ma non in Italia”. La denuncia al centro del ‘Manifesto per la rete e la banda larga’ a cura di agendadigitale. Un centinaio di persone unite dall’obiettivo, ambizioso quanto necessario, di abbattere il digital divide in Italia. Da Fiorello a Franco Bernabè, da Jovanotti a Leonardo Chiariglione (l’italiano che ha inventato l’MP3), l’obiettivo è denunciare il ritardo nella diffusione della banda larga in Italia. Una denuncia che vuole spingere all’azione: “Ci rivolgiamo a tutte le forze politiche, nessuna esclusa, sollecitando il loro impegno a porre concretamente questo tema al centro del dibattito politico nazionale”. La richiesta è molto concreta “Chiediamo, entro 100 giorni, la redazione di proposte organiche per un’Agenda Digitale per l’Italia coinvolgendo le rappresentanze economiche e sociali, i consumatori, le università e coloro che, in questo Paese, operano in prima linea su questo tema”.Il manifesto, esposto in bella vista sul sito agendadigitale.org (sul quale è anche possibile aderire all’iniziativa), occupa oggi anche un’intera pagina sul Corriere della Sera, una pagina pubblicitaria autofinanziata atta a stimolare il dibattito.
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