C’è uno stretto legame che collega l’Italia alla Spagna e che, per l’economia del nostro Paese, vale circa 15 miliardi di euro e più di 71 mila posti di lavoro. I numeri emergono dal primo Barometro sul contesto e sulle prospettive degli investimenti spagnoli in Italia, elaborato dall’Analistas Financieros Internacionales (Afi) e presentato in occasione dei 70 anni dalla nascita della Camera di Commercio di Spagna in Italia.
Secondo la Banca d’Italia, la Spagna si colloca al quarto posto tra i Paesi con il maggior flusso netto cumulativo di Ide verso l’Italia negli ultimi dieci anni. Ai primi posti ci sono, nell’ordine, Francia, Germania e Paesi Bassi, mentre l’Ide della Spagna supera quello di Svizzera, Lussemburgo e persino di Stati Uniti, Cina, Giappone e Regno Unito.
Gli investimenti diretti della Spagna in Italia
Secondo l’indagine, dal 1993 a oggi sono giunti in Italia dalla Spagna flussi di Ide pari a 25,14 miliardi di euro. Nel 2022, in particolare, gli investimenti hanno raggiunto i 14,95 miliardi, la cifra più alta dal 2008 (+62%). Va sottolineato, però, che nel 2023 questi flussi si sono ridotti e, dopo la crescita del 2022 (+0,4% anno su anno) si è assistito a un calo del 46% sui 12 mesi.
Guardando ai settori, nel 2022 le telecomunicazioni hanno rappresentato il 34% del totale degli investimenti spagnoli nel nostro Paese con un aumento di quasi 5 miliardi di euro. Il 50% degli Ide complessivi spagnoli hanno privilegiato anche altri tre settori: le assicurazioni e riassicurazioni (11,2%), le forniture energetiche (10,6%) e il commercio all’ingrosso (9,9%).
Le previsioni sul futuro sono più che positive. Dallo studio emerge, che l’83% delle aziende intervistate prevede di incrementare il fatturato e quasi sette imprese su dieci presumono di ampliare gli investimenti e di assumere nuovo personale specializzato (rispettivamente il 70% e 67%). Tra gli obiettivi che motivano i nuovi investimenti, spiccano l’aumento dell’attività nelle strutture esistenti (24%), l’incremento della produttività (22%), lo sviluppo di attività innovative (21%) e l’espansione commerciale in altre regioni del Paese (20%).
I pro e contro dell’Italia secondo le imprese spagnole
La sostenibilità è stata giudicata dalle imprese spagnole il punto forte del clima imprenditoriale italiano, conseguendo un punteggio di 3,6 in una scala da 1 a 5. Per contro le imprese spagnole che operano e investono in Italia hanno identificato nella pressione fiscale il punto dolente del clima imprenditoriale (1,7 punti su 5).
Praticamente tutte (99%) delle imprese spagnole prese in oggetto dall’analisi considerano strategica per il loro modello imprenditoriale la decisione di essersi stabilite in questo mercato e di voler mantenere una presenza duratura nel Paese.
© Riproduzione riservata