LinkedIn ha raggiunto un traguardo storico: negli ultimi 12 mesi, i ricavi dagli abbonamenti Premium hanno superato i 2 miliardi di dollari, con un incremento del 9% rispetto all’anno precedente. Sebbene il fatturato complessivo della piattaforma non sia stato reso noto, si stima che gli abbonamenti Premium rappresentino circa il 12,5% delle entrate totali, suggerendo che LinkedIn possa aver generato complessivamente circa 16,3 miliardi di dollari nel 2024.
L’azienda, acquisita da Microsoft nel 2016, ha ormai superato la soglia del miliardo di utenti, tra profili gratuiti e abbonati a pagamento. Il successo degli abbonamenti è attribuibile all’introduzione di nuove funzionalità avanzate, molte delle quali basate sull’intelligenza artificiale. Il Ceo Ryan Roslansky ha sottolineato come il 40% degli utenti Premium utilizzi già strumenti di AI per migliorare la propria esperienza, dalla ricerca di lavoro allo sviluppo professionale.
Nonostante la crescita positiva, LinkedIn prevede un rallentamento dell’espansione dei ricavi nei prossimi mesi, con aumenti stimati nelle “basse-medie cifre singole”. Uno dei fattori che influenzano questa previsione è la performance della divisione Talent Solutions, che rappresenta una parte significativa delle entrate. Inoltre, il mercato pubblicitario e i servizi per i recruiter, che compongono l’88% del fatturato, stanno affrontando delle sfide, come dimostrano i licenziamenti avvenuti nel novembre scorso.
L’integrazione dell’intelligenza artificiale rimane comunque un elemento chiave nella strategia di crescita. Microsoft ha rivelato che l’AI ha contribuito a generare 13 miliardi di dollari nei suoi conti generali nell’ultimo trimestre del 2023, con un incremento del 175% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, non è chiaro quanto di questo risultato sia attribuibile a LinkedIn. La piattaforma continua comunque a investire nello sviluppo di strumenti basati sull’IA, consolidando il suo modello di business e rafforzando il legame tra professionisti e opportunità di carriera.
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